La Giunta Coccoli interverrà sul Pgt, il Piano di governo del territorio conosciuto anche come Piano regolatore. Questo significa rivedere il progetto dell’intero paese, perché il Pgt si compone di tre documenti di pianificazione territoriale: il Documento di Piano, il Piano dei Servizi e il Piano delle Regole che definiscono le nuove linee di sviluppo e trasformazione del Comune.
L’annuncio viene dall’assessore all’urbanistica Giulia Marchina, e anticipa interventi in discontinuità con lo strumento urbanistico approvato dall’Amministrazione precedente. «Il territorio – dice Giulia Marchina – è un bene prezioso e limitato, patrimonio dell’intera comunità. Va tutelato in tutti i suoi aspetti, e bisogna operare per il suo miglioramento. La decisione di sacrificare porzioni di territorio per la realizzazione di edifici e infrastrutture va perciò ponderata con estrema cautela, dando massima attenzione al consumo di suolo».
Minore consumo di suolo dunque, e difesa degli interessi della comunità, sono i punti su cui insiste l’assessore, che poi aggiunge: «Il Piano di Governo approvato dalla precedente Amministrazione ci vede contrari e critici su diversi punti, sia in ambito residenziale che viabilistico». L’impressione è che la Giunta Coccoli intenda portare modifiche verso una riduzione dell’espansione edilizia: «I nostri interventi – prosegue l’assessore – andranno in direzione di alcuni significativi cambiamenti al Piano di governo del territorio oggi vigente, al fine di adeguarlo alle effettive necessità del paese e di limitarne le conseguenze negative laddove possibile. Le modifiche si vedranno già dai prossimi mesi, con un intervento puntuale sul Piano delle Regole, riguardo il quale – conclude Marchina – abbiamo riscontrato numerose situazioni incongruenti e scorrette, che necessitano di un aggiustamento». Dopo questo primo passaggio si procederà quindi ad una rivisitazione più complessiva dello strumento urbanistico, che riguarderà anche gli ambiti di espansione e le previsioni infrastrutturali, nonché, naturalmente, le relative ricadute sul Piano dei Servizi.
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia