Studenti e insegnanti sempre connessi alla rete, aule cablate con banda larga e attrezzate con schermi multimediali, laboratori di cybersicurezza, impianti fonici di ultima generazione per lezioni in videoconferenza e incontri didattici a distanza. L’esigenza di rendere la scuola sempre più smart e il digital divide di molti istituti erano emersi con tutti i problemi collegati in occasione del lockdown e della Dad. Ma per l’hinterland si annuncia una rivoluzione digitale. Accompagnare la transizione digitale della scuola, trasformando le aule in ambienti di apprendimento innovativi, connessi e digitali è infatti l’obiettivo del Piano Scuola 4.0 finanziato dal Pnrr che porterà nei paesi della cintura del capoluogo 2,3 milioni di euro. Trasformare gli spazi fisici delle scuole, i laboratori e le classi fondendoli con gli spazi virtuali di apprendimento rappresenta un fattore chiave per favorire i cambiamenti delle metodologie di insegnamento e apprendimento, in linea con le esigenze di crescita di bambini e ragazzi, nonché per lo sviluppo di competenze digitali fondamentali per l’accesso al lavoro nel campo della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale.
Sedici i Comuni dell’hinterland che potranno beneficiare del finanziamento Next Generation Classrooms, un segmento dei 25,2 milioni di euro destinati a tutta la provincia, capoluogo compreso. Guidano la classifica gli Istituti comprensivi di Gussago con 197.468 euro, Ospitaletto con 193.742 euro e Flero con 182.564 euro, Stesso importo – 163.935 euro – per Rezzato e Mazzano, mentre Concesio beneficerà di 156.484 euro. Della partita anche Castenedolo (Istituto Leonardo da Vinci 152.758), San Zeno – Montirone (Istituto Berther 137.855 euro), gli Istituti comprensivi di Nave e Castel Mella (entrambi con 134.129 euro), Collebeato (130.403), Borgosatollo e Roncadelle (119.226), Castegnato (115.500), Bovezzo (100.597) e Botticino (96.871 euro). Grazie alle risorse del Piano Scuola 4.0, ciascuna istituzione scolastica del primo e del secondo ciclo potrà trasformare almeno la metà delle classi attuali, progettando nuovi ambienti e una nuova didattica secondo le proprie esigenze.
Gli interventi riguardano nel dettaglio la creazione di spazi fisici e digitali della didattica innovativa negli arredi e nelle attrezzature, metodologie e tecniche di insegnamento in linea con la trasformazione degli ambienti per potenziare l’apprendimento e lo sviluppo di competenze cognitive, sociali, emotive degli studenti. Il comune denominatore saranno arredi facilmente posizionabili, attrezzature digitali versatili, la rete wireless o cablata. Ma a scegliere come saranno disposti o articolati saranno le scuole: il dirigente scolastico, in collaborazione con l’animatore digitale e il team per l’innovazione, potrà costituire un gruppo di progettazione che coinvolgerà progettisti, docenti e studenti per il disegno degli ambienti di apprendimento fisici e virtuali, per la progettazione didattica basata su metodologie innovative adatte ai nuovi ambienti, per la previsione di misure di accompagnamento nell’utilizzo degli spazi didattici modificati. Quanto a Next Generation Labs, che si rivolge nello specifico alle scuole secondarie superiori, nella nostra provincia arriveranno 6 milioni di euro, destinati a 39 istituti scolastici. L’obiettivo fissato dall’agenda destinataria dei finanziamenti è mettere a punto una rete di laboratori in cui gli studenti possano sviluppare competenze digitali specifiche nei diversi ambiti tecnologici avanzati (come robotica, intelligenza artificiale, cybersicurezza, comunicazione digitale), anche attraverso attività autentiche e di effettiva simulazione dei luoghi, degli strumenti e dei processi legati alle nuove professioni. I laboratori sono un’opportunità per ampliare l’offerta formativa della scuola e devono essere disegnati coinvolgendo studenti, famiglie, docenti, imprese, università e Istituti tecnici superiori.
Fonte: Bresciaoggi