Piano Santa Croce: dietrofront e scintille

Municipio di Gussago

Retromarcia del Comune riguardo al Piano integrato di intervento Santa Croce 28. Il parere di non compatibilità espresso dalla Provincia ha portato l’Amministrazione a dichiarare e approvare, in Consiglio comunale, la non procedibilità del progetto che prevedeva la demolizione di un edificio per costruire due unità abitative nel nucleo storico della frazione Croce. Una scelta che ha suscitato la protesta delle opposizioni, da sempre contrarie al progetto.

«Per due sedute consiliari ci è stato chiesto di approvare questo piano – dichiara Maria Botti, lista “Con Voi” -. Le minoranze hanno sempre espresso un giudizio contrario con dati tecnici precisi. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. La maggioranza ha invece preferito farsi bacchettare da un ente superiore. Contenti loro». La Provincia, interpellata sul progetto, ha dato un giudizio negativo «per ragioni paesaggistiche – ha spiegato Lucia Lazzari, Lega Nord, che si è astenuta al momento della votazione -, ed evidenzia una serie di perplessità di natura procedurale, concernenti l’assenza degli elementi che devono necessariamente caratterizzare i piani integrati di intervento. Io sono sempre stata contraria al Pii Santa Croce per le motivazioni molto simili al parere espresso dalla Provincia e ho scelto di astenermi dalla votazione per evidenziare che compete ai consiglieri che hanno adottato il Pii votare a favore della non procedibilità e non approvazione definitiva di questo piano».

La risposta arriva dal sindaco Bruno Marchina: «Dopo il confronto con la Provincia, abbiamo ritenuto prevalenti le motivazioni che mi hanno portato a ritenere necessario correggere la rotta, in una logica di cautela e salvaguardia per l’Amministrazione.
Federico Bernadelli Curuz

Fonte: Giornale di Brescia

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