A mettere fine a una serie di violenze domestiche e di soprusi che, probabilmente, si trascinava ormai da tempo, sono stati i carabinieri di Gussago. Che nella mattinata di venerdì scorso, su ordine della Procura della Repubblica di Brescia e a conclusione di un’approfondita e delicata indagine condotta dagli stessi militari franciacortini, hanno arrestato e tradotto in carcere un 52enne accusato di picchiare l’anziana madre. Le voci e i sospetti sulle violenze, dalle quali sono partite le indagini autorizzate dalla Procura, hanno poi trovato conferma e riscontro in una vicenda, purtroppo non rara quando si parla di tossicodipendenze, che si stava consumando nel silenzio della donna, che non osava denunciare il figlio con il quale viveva. Per l’anziana pensionata al dolore delle percosse si aggiungevano il peso della solitudine e il dramma di una condizione che la isolava, chiudendola a riccio nel labirinto del suo dramma privato. Qualcuno tra i suoi conoscenti, vedendo che le condizioni fisiche della donna peggioravano senza spiegazioni plausibili dal punto di vista medico, ha però avuto il coraggio civile di riferire i suoi sospetti ai carabinieri, raccontando che l’anziana negli ultimi mesi giustificava dolori e lividi facendo riferimento a improbabili incidenti domestici. Una visita domiciliare del medico curante e il successivo ricovero ospedaliero, con la diagnosi di una grave lesione a una spalla, hanno dato il via all’indagine dei carabinieri, tesa a individuare la causa di lesioni per nulla compatibili con eventi fortuiti. Un’indagine molto delicata, sia per i vuoti di memoria dell’anziana (gli esperti li attribuiscono spesso alla volontà di dimenticare della vittima), sia per l’affetto materno che tende in genere a giustificare i figli. Con delicatezza e pazienza, i militari hanno ricostruito episodi e fatti, sconosciuti a chi non era in casa, partendo dai ricordi della vittima e riannodando i fili di una storia di soprusi e di violenze verbali che non di rado sfociavano in aggressioni e minacce. La ricostruzione di mesi di litigi per futili motivi, che si trasformavano per l’anziana madre in continue violenze tra le mura domestiche, raccontata nell’indagine depositata dai militari alla Procura che l’aveva seguita in ogni fase, si è tradotta nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita dai militari, mentre l’anziana madre è stata ricoverata per le cure necessarie.
Giancarlo Chiari
Fonte: Bresciaoggi