
Il velista Pietro Zucchetti, originario di Gussago, ma residente in città, taglia la boa dei 40, essendo nato il 25 gennaio ’81, e, abituato a girare il mondo, è una delle prime volte che festeggia il compleanno in casa, assieme ai due figlioletti, Tommaso di 4 e Niccolò di 3, e alla moglie Roberta De Paoli, da tempo diventata notaio, ma nel 2008 campionessa europea sul Farr 40 con Vincenzo Onorato, componente del Bombarda Racing, la barca di Francesco De Angelis e Giovanni Cassinari, e sorella di Carlo, farmacista a Villanuova, vincitore del titolo italiano 2020 nella classe Moth. Un clan che si è conosciuto (e unito) tra un fiocco e uno spinnaker, una chiglia e un pozzetto, una randa e un timone.
Zucchetti, prodiere da un metro e 90, è uno dei pochi bresciani ad avere partecipato a due Olimpiadi come atleta (a Londra 2012 con Gabrio Zandonà sul 470 ha chiuso al 4° posto, a un soffio dal podio, a Rio de Janeiro 2016 solo 14° sul 49er, assieme a Ruggero Tita). E adesso guarda alla terza, da allenatore. Guida infatti la Nazionale femminile del 470, che ha già ottenuto la qualificazione per i Giochi. Nelle prossime settimane, assieme al CT Michele Marchesini, della Fraglia Malcesine, sponda veronese del Garda, dovrà scegliere chi mandare a Tokyo, nel periodo dal 27 luglio all’8 agosto: o le romane Elena Berta dell’Aeronautica e Bianca Caruso della Marina Militare o l’equipaggio composto dalla ligure Benedetta Di Salle (M.M.) e Alessandra Dubbini, delle Fiamme Gialle, bergamasca, la cui famiglia è originaria di Toscolano Maderno. Gabrio Zandonà si occupa invece della squadra maschile.
«Ci stiamo preparando a Trapani, la città della vela e del sale, nello specchio antistante il porto, tra la terraferma e le isole Egadi – dice Pietro-. Resteremo in Sicilia sino a metà febbraio. Dal 5 al 13 marzo dovremmo disputare i Mondiali in Portogallo. Nel 2020 la pandemia ci ha fermato. Dopo Miami, negli Stati Uniti, a gennaio, abbiamo gareggiato soltanto in Francia, nel mese di agosto. E a settembre si sono svolti i campionati italiani Cico a Follonica, vinti da Dubbini e Di Salle. Speriamo di ripartire presto». Lo rintracciamo mentre gode d’un breve periodo di riposo al Nord: sta praticando sci escursionismo sulle pelli di foca, dalle parti di Madonna di Campiglio. Quarant’anni, e non sentirli. «Sono sempre stato uno sportivo attivo – assicura -. Quando ero bambino i miei genitori hanno iscritto me e mia sorella a un corso di vela. Papà, in particolare, mi ha spinto a continuare. Allora stavamo tutto il giorno tra amici, in un ambiente bellissimo sul lago di Iseo, l’Associazione nautica sebino, e ci divertivamo molto, sia in acqua che a terra. Negli Optimist ho avuto come allenatore Walter Kolic. La scelta vera e propria l’ho fatta in maniera consapevole più tardi, intorno ai 16 anni, quando ho capito che mi piaceva partecipare alle regate». In Nazionale, come tecnico, hai avuto l’ucraino Valentin Mankin, un grande. «Da lui ho imparato molto, ma in precedenza c’erano state figure che mi hanno dato molto dal punto di vista formativo. A loro devo moltissimo, e li ricordo sempre con affetto», dice. Grazie alla barche, hai conquistato titoli, e girato il mondo: dall’Australia alle Americhe, dall’Estremo oriente all’Europa. «Sì, una bella soddisfazione – prosegue il campione -. Ho vissuto tante esperienze entusiasmanti. Le Olimpiadi sono il massimo dello sport, e non serve dire altro. Mi è rimasto il rammarico di non aver conquistato il bronzo a Londra. Siamo rimasti in gara sino all’ultimo. Io e Gabrio avevamo tutti i numeri per la medaglia. Invece, col 4° posto, abbiamo preso quella di legno». Che rimane il miglior risultato ottenuto dall’Italia nel 470. Gli chiediamo se fa ancora parte della Finanza. «Sì – risponde Zucchetti -. Al gruppo delle Fiamme Gialle devo molto. Mi ha dato la possibilità di fare l’atleta a tempo pieno, e, ora, di proseguire da allenatore». Il 2021 è proiettato verso Tokyo. Le regate saranno una guerra, incerta e combattuta. La guerra di Piero. E delle sue azzurrine, che vogliono salire sul podio.
Sergio Zanca
Fonte: Bresciaoggi