La pioggia lava via le polveri sottili, da oggi sospese le limitazioni al traffico

Veicoli inquinanti

La pioggia ha finalmente «lavato» l’aria, e dopo due giorni consecutivi in cui le polveri sottili Pm10 sono rimaste sotto la soglia di 50 microgrammi per metro cubo d’aria, da oggi sono sospese tutte le limitazioni alla circolazione previste dal protocollo regionale, cui aderiscono il Comune di Brescia e 27 Comuni della cosiddetta «area critica».

I primi provvedimenti erano scattati già lo scorso 10 dicembre, con il divieto di circolazione in determinate fasce orarie dei veicoli Euro 3 diesel – si calcola che sono nel capoluogo siano quasi 10mila -, l’abbassamento del riscaldamento negli edifici e il divieto di accensione di falò, dopo che per sette giorni consecutivi le Pm10 erano rimaste sopra i 50 μg/m3. Tregua durante le feste natalizie, complice la riduzione del traffico, poi nuovamente smog alle stelle e stop ai veicoli inquinanti il 2 febbraio, con un inasprimento (il livello di Pm10 è rimasto sopra i 70 μg/m3 per sette giorni) da sabato scorso, in attesa che la pioggia lavasse finalmente l’aria. Il meteo, insomma, è venuto in aiuto alla salute di chi vive in città e nell’hinterland, dove nei giorni scorsi le polveri sottili avevano raggiunto livelli allarmanti, fino a sfiorare i 200 microgrammi per metro cubo d’aria.

Sotto accusa è finito nei giorni scorsi anche il protocollo regionale che, per i Comuni aderenti, fa scattare automaticamente i provvedimenti di limitazione al traffico e di abbassamento della temperatura negli edifici. «I controlli sono pressoché inesistenti e le deroghe ai blocchi della circolazione innumerevoli – aveva rimarcato Legambiente -. Se si considera poi che su 520 comuni dell'”area critica” solo 107 hanno aderito al protocollo, la sua inefficacia risulta evidente». Lo stesso sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, annunciando sabato il passaggio al «livello due» dei provvedimenti, sottolineava come alcune misure quali l’abbassamento del limite di velocità su tangenziale e autostrade siano affidate a Regione e Ministero delle infrastrutture, e precisava che accanto agli interventi di emergenza l’Amministrazione sta puntando a misure strutturali di lungo periodo. Tra queste, l’acquisto di nuovi bus a metano e il progetto di investimento sulle nuove linee di tram-treno da affiancare alla metropolitana, per aumentare il numero dei passeggeri dei mezzi pubblici. «L’obiettivo – ha dichiarato Del Bono – è di raggiungere i 60 milioni di passeggeri». Da qui la richiesta alla Regione di sostenere finanziariamente la mobilità «dolce».
Giovanna Capretti

Fonte: Giornale di Brescia

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