Loggia, Broletto e sindaci dell’hinterland (tra cui anche Gussago) concordi: «Misure condivise, non targhe alterne». Sì alle domeniche ecologiche.
Un «no» corale ad iniziative «inutili per l’ambiente e controproducenti per sensibilizzare efficacemente sul tema del rispetto dell’aria» con l’apertura alle domeniche ecologiche «concordate in modo omogeneo nei territori della zona critica A1 come nella A2».
Questala risposta di Loggia e Broletto all’emergenza Pm10 che ha visto far scattare per oggi il blocco a Milano per i mezzi Euro 3 diesel.
Nella provincia meneghina, infatti, tornano le misure anti smog previste nel Protocollo d’intesa e dalla cabina di regia dei sindaci. Una disposizione che anche lo scorso anno aveva prodotto importanti ricadute nella nostra provincia, importandone lo schema nella bozza di ordinanza condivisa dai 21 sindaci della zona critica. I valori di PM10, infatti, nel Milanese hanno superato per dieci giorni consecutivi la soglia media giornaliera di 50 microgrammi per metro cubo, rilevati da Arpa Lombardia nelle dieci centraline. Le misure quindi attive da oggi e monitorate anche da Loggia e Broletto pur senza applicarle, si aggiungono peraltro a quelle regionali già in vigore durante i mesi invernali.
Così a Milano il divieto di circolazione è esteso ai veicoli diesel Euro 3 senza fap (per cui l’ingresso è già vietato in Area C), dalle ore 8.30 alle 18 se privati, dalle 7.30 alle 10 se commerciali. Il protocollo milanese prevede anche interventi sui riscaldamenti, con la diminuzione di 1 grado, da 20 a 19, delle temperature negli edifici e la riduzione di due ore (da 14 a 12) della durata di accensione degli impianti.
L’ordinanza sarà sospesa dopo tre giorni consecutivi di PM10 sotto la soglia. «Milano sta attuando misure strutturali per ridurre le emissioni, come l’aumento dei controlli sui riscaldamenti, la scelta dell’efficienza energetica per gli edifici comunali e la riduzione del traffico veicolare – ha detto l’assessore all’Ambiente, Pierfrancesco Maran -, ma non possiamo essere lasciati soli in questa battaglia.
Servono interventi che coinvolgano l’intera pianura padana, come sostengono tutti gli esperti».
Ma da Brescia la risposta è corale: sia il Broletto (attraverso una dichiarazione dell’assessore Corrado Ghiradelli) che la Loggia con l’assessore Paola Vilardi e il vicesindaco Fabio Rolfi, sottolineano la «contrarietà dei sindaci bresciani ad affrontare provvedimenti di limitazione del traffico che non tengano conto del blocco comprensivo di strade provinciali e statali». Come ha detto Rolfi giovedì sera in un incontro pubblico a Flero sulla normativa delle auto storiche «è inutile pensare ad iniziative limitative che non hanno ricadute di utilità per l’ambiente ma che anzi creano difficoltà per il cittadini. La Loggia quest’anno non ha intenzione di adottare misure limitative inutili che quindi si rivelano non necessarie».
La palla quindi ora passa al tavolo dell’aria costituito sia in Broletto che in Loggia, dove alla prossima seduta si tratterà del calendario delle domeniche ecologiche con tutti i mezzi fermi. Ed i sindaci? «Ognuno deciderà secondo scienza e coscienza, anche se la linea tracciata è chiara. Ci adegueremo agli indirizzi richiamati dalla Regione in occasione dei superi consecutivi, ma davvero dobbiamo pensare a qualcosa di strutturale che valga davvero la pena di condividere» continua Ghirardelli. Intanto la pioggia lava l’aria e le strade. Anche quelle lastricate di buone intenzioni.
Roberto Manieri
Fonte: Giornale di Brescia