Altra giornata nera per l’aria di Brescia e dell’intera pianura padana. I valori delle Pm10 registrati in città hanno sfiorato i 200 microgrammi per metro cubo d’aria, quasi quattro volte il limite di legge. Ma soprattutto i valori del 31 gennaio hanno segnato il settimo giorno consecutivo oltre la soglia, facendo scattare in automatico il protocollo aria regionale sottoscritto da 27 comuni bresciani. Da oggi stop agli Euro 3 diesel, limite di 19 gradi in abitazioni, uffici e negozi e divieto assoluto di falò, barbecue e fuochi d’artificio. Misure che interessano il capoluogo, l’hinterland, la bassa Val Trompia ma anche Palazzolo e Desenzano, due paesi che hanno aderito al protocollo per dare forza alla lotta allo smog.
I dati Arpa hanno mostrato livelli record di polveri sottili nell’aria. Il 31 gennaio alla centralina del Broletto si è registrato il livello di 192 microgrammi per metro cubo, mentre la media cittadina è stata di 184, a fronte di un limite di legge di 50. Ma anche in provincia le cose non vanno meglio: a Sarezzo il valore è stato di 187, a Rezzato di 189, a Odolo di 158. Numeri ancora più preoccupanti nel resto della Lombardia, 224 a Bergamo, 213 a Como, 209 a Lecco, 210 a Merate. Valori alle stelle anche per le Pm 2,5, particelle ancora più fini e quindi più pericolose per i nostri polmoni.
Con le concentrazioni di polveri registrate martedì, a Brescia sono state raggiunte le 7 giornate consecutive di Pm10 oltre la soglia di legge. La notifica della Regione è arrivata ieri sera, innescando un piccolo cortocircuito sulla data di avvio delle misure antismog. Sgombrato l’equivoco, è arrivata l’ufficialità: i divieti scattano da oggi, in tutti i comuni bresciani che hanno sottoscritto il protocollo regionale. I divieti sono articolati su due livelli. Il primo, in vigore da oggi, prevede il blocco degli Euro 3 diesel in ambito urbano dalle 9 alle 17 (dalle 7:30 alle 9:30 per i veicoli commerciali). Inoltre il blocco degli Euro 0 benzina e degli Euro 0, 1, 2 diesel viene esteso al sabato, alla domenica e ai festivi (dalle 7:30 alle 19:30).
Stretta anche sul riscaldamento (limitazione all’uso di stufe e camini di classe inferiore alle 3 stelle, riduzione di 1 grado delle temperature) e in agricoltura (divieto di spandimento liquami zootecnici, divieto assoluto di combustioni all’aperto). Vietato anche sostare con il motore acceso. Il protocollo prevede anche un rafforzamento dei controlli e invita a predisporre agevolazioni tariffare per il trasporto pubblico (per ora non previste dalla Loggia). Dopo due giorni di livelli sotto la norma i divieti vengono sospesi in automatico. Possibilità non remota, visto che il servizio meteorologico prevede per oggi l’arrivo di una perturbazione con «precipitazioni diffuse», determinando «condizioni favorevoli alla dispersione degli inquinanti soprattutto da venerdì».
Se invece i valori dovessero restare alti (7 giorni sopra quota 70) scatterebbe il livello due, con blocco degli Euro 3 diesel dalle 7:30 alle 19:30. Ma è chiaro che il problema smog non si risolve fermando qualche auto. «Il problema dell’aria – spiega l’assessore all’ambiente Gian Luigi Fondra – riguarda tutta la pianura padana. Per questo servono misure regionali e interregionali. Come comune stiamo costruendo le condizioni perché le misure non vengano adottate a macchia di leopardo». Non è un caso se al protocollo hanno aderito i comuni attorno alla città. Ma le misure messe in campo, ricorda Fondra, sono anche altre: le pedonalizzazioni, il rilancio del trasporto pubblico, i bus a metano. «Ora dobbiamo riuscire a far abbassare i limiti di velocità in tangenziale, da 110 a 90, e autostrada, da 130 a 110». Nel frattempo ci sono le piccole azioni che ciascuno di noi può fare: lasciare l’auto in garage e salire sul bus, avere una caldaia efficiente, abbassare un poco la temperatura in casa o in ufficio. Come Osservatorio aria bene comune è poi in pubblicazione un opuscolo di 32 pagine con 12 consigli utili per migliorare l’aria.
Davide Bacca
I comuni che hanno aderito al Protocollo Aria:
Brescia, Borgosatollo, Botticino, Bovezzo, Castegnato, Castel Mella, Castenedolo, Cellatica, Collebeato, Concesio, Desenzano, Flero, Gardone Val Trompia, Gussago, Lumezzane, Mazzano, Nave, Nuvolento, Nuvolera, Ospitaletto, Palazzolo sull’Oglio, Passirano, Rezzato, Roncadelle, San Zeno, Sarezzo e Villa Carcina.
Fonte: Giornale di Brescia