Tre Municipi su venti, ovvero neppure il venti per cento del totale dei Comuni compresi nell’area critica non aderisce alla proposta di blocco degli Euro 3 diesel e dell’abbassamento di un grado negli impianti di riscaldamento. Diverse le motivazioni alla base delle perplessità espresse dai Municipi di Flero, Gussago, Villa Carcina. Per quanto riguarda Flero il sindaco Nadia Pedersoli ha idee ben chiare: «Limitare gli Euro 3 in un territorio come il nostro è creare un danno ai cittadini senza benefici per il territorio. I provvedimenti utili sarebbero altri, come lo spazzamento strade e l’uso di asfalti catalizzatori. E poi la competenza sulla questione è prettamente regionale. Adottando un provvedimento simile è contro legge, ci si espone a possibili ricorsi e contestazioni».
Gussago ritiene invece che un «blocco dei mezzi nel centro del paese, mentre è esente la Sp 19 che porta molto più traffico è completamente inutile. Inoltre la centralina Arpa di riferimento per il territorio sarebbe quella di Sarezzo che non ha i picchi delle altre». Villa Carcina invece sostiene che «un provvedimento a macchie di leopardo non ha alcun senso».
San Zeno Naviglio ha aderito solo in serata all’iniziativa dopo una discussione in Giunta, mentre tre Comuni dell’area critica allargata hanno detto no ai provvedimenti: Ospitaletto, Paderno Franciacorta e Cazzago San Martino. No stigmatizzato da Legambiente franciacorta «Sconcertante che i sindaci, responsabili della salute dei cittadini non prendano provvedimenti. In particolare ad Ospitaletto, dove ogni anno si depositano fino a 16 tonnellate di Pm10 per km quadrato e si muore di più per malattie respiratorie che nel resto dell’Asl.
Fonte: Giornale di Brescia