Non saranno sentinelle, ma custodi della cultura della solidarietà di quartiere, un valore sempre più cancellato da stili e ritmi di vita che spingono le famiglie ad isolarsi. Sono le persone che aderiscono al progetto “Più vicini più sicuri” promosso dal Comune di Gussago, che andrà a rafforzare l’esperienza del Controllo di Vicinato avviata nel 2018 per prevenire e contrastare l’illegalità diffusa. L’iniziativa verrà presentata in un’assemblea pubblica convocata giovedì 27 alle ore 20:30 nella sala civica “C. Togni”.
“Il nostro modello punta a capitalizzare la collaborazione con i cittadini che potranno essere fonte qualificata di informazioni utili, per prevenire e reprimere fenomeni come vandalismo, furti e truffe”, spiega il sindaco Giovanni Coccoli. Dove il programma di Controllo di Vicinato è attivo, infatti, l’individuazione delle vulnerabilità risulta più facile: “la collaborazione e la fiducia tra vicini sono fondamentali, affinché si instauri un clima di sicurezza che sarà percepito da tutti i residenti, in particolare dalle fasce più vulnerabili, come anziani e bambini – aggiunge Coccoli -. Il senso di vicinanza tra residenti e la certezza che i nostri vicini non resteranno chiusi in casa di fronte ad un’emergenza, trasmetteranno un forte senso di appartenenza. Anche le forze dell’ordine beneficiano dei risultati di questo programma”.
Dopo aver firmato il protocollo d’intesa in Prefettura nel 2018 “a inizio 2019 a Gussago sono partiti i primi gruppi – spiega Coccoli -: attualmente ce ne sono sei. Purtroppo negli ultimi due anni non siamo riusciti a svilupparli e a farne nascere di nuovi. Ma ora è arrivato il momento di fare un bilancio: nonostante la pandemia, il progetto ha funzionato. Per questo abbiamo deciso di rilanciarlo”. Il Controllo di Vicinato “è legato alla sicurezza di quartiere, ma non va confuso neanche lontanamente con le ronde – spiega il sindaco -. La funzione è duplice: da un lato il controllo del territorio, dall’altro un fine ancora più nobile, che è quello di tessere delle relazioni. Spesso non conosciamo nemmeno il nostro vicino di casa: l’intento è quello di far sì che, attraverso questi gruppi, nascano relazioni anche di mutuo soccorso nei confronti degli anziani o delle persone sole e fragili che abitano ad un passo da noi”.
Cinzia Reboni
Fonte: Bresciaoggi
Per approfondire:
– Controllo di Vicinato