Tutto secondo i piani. La prima giornata del Raduno nazionale dell’Unità cinofile italiane da soccorso, con base a Gussago, si è svolta senza intoppi e con risultati di rilievo da parte dei cani e dei loro conduttori. Sono stati ben 290 i team, composti da un cane e dal loro conduttore, che hanno preso parte a un’esercitazione che ha coinvolto gran parte del territorio provinciale: i 30 scenari immaginati per testare le capacità delle squadre erano sparsi tra la cartiera di Nave, la spiaggia di Iseo, Pisogne e il castello di Brescia, dove si è tenuta una delle prove più difficili. Qui, i cani dovevano trovare una persona scomparsa (ubriaca e addormentata) all’interno delle zone chiuse al pubblico del Falcone d’Italia: risultato pienamente raggiunto.
Oltre alle 290 squadre, provenienti da tutte le regioni d’Italia (la più lontana arrivava da Agrigento), a Gussago si sono ritrovati anche 200 operatori della logistica e più di 50 tra istruttori e allievi, che hanno dato vita al primo raduno della categoria, il più grande d’Italia. Le esercitazioni hanno riguardato soprattutto la ricerca di persone scomparse, sia in superficie che sott’acqua (come a Iseo), con squadre addestrate anche a trovare dispersi sotto le macerie. Il raduno dell’Ucis ha coinvolto molte realtà attive nel bresciano, tra cui il gruppo di Protezione civile Argo di Paderno Franciacorta, il gruppo Sentieri di Gussago, la Pc di Castegnato e Ome, la Pc e squadra cinofila di Ospitaletto e del gruppo Ana di Gussago. L’esercitazione, che ieri ha occupato tutta la giornata, proseguirà anche stamattina, dalle 8:30 a mezzogiorno.
M.VEN.
Fonte: Bresciaoggi