L’ottava parte di “La Prima Guerra mondiale, 1915. Gussaghesi alle Armi“, iconografie di Combattenti Reduci Caduti aventi quale “Motto”: <<LA CIVILTA’ FUTURA AVRA’ LE RADICI NELLE VOSTRE TOMBE>>. I Reduci gussaghesi della Guerra Nazionale pensarono di chiudere così il Manifesto con le effigi dei commilitoni CADUTI: “I VOSTRI COMPAGNI RICORDANDOVI CON AMMIRAZIONE ED AFFETTO HANNO RACCOLTE LE VOSTRE CARE EFFIGI”. (***). Pubblichiamo alcune note inerenti cinque gussaghesi combattenti di cui due CADUTI sul campo di battaglia. Sono testimonianze o semplici schede anagrafiche sulla vita di Combattenti e Caduti.
PERONI ANGELO
“Fu Andrea, da Gussago, classe 1885; soldato nel 5° Reggimento Alpini, morto in combattimento il 9 ottobre 1916 nella zona del Monte Pasubio”. Nato a Navezze. Sposato, lascia la moglie Rosa Zanotti (della famiglia “Puntèl”) e figli in tenera età, tra cui Emilio poi sposo di Brigida Piardi (1913) di Achille (1880). Testim. di Achille Giovanni Piardi, gennaio 2003..
[A cura di Achille Giovanni Piardi da GUSSAGO, 2003; da suoi lavori inediti. 26 Agosto 2015]
Cosi ce lo ricorda L’ALBO DORO DEI CADUTI per l’ITALIA nella Guerra Nazionale: PERONI ANGELO MATTEO di Luigi Andrea, grado: soldato; reparto: 5° reggimento alpini; data di nascita: 8 ottobre 1885; luogo di nascita: Gussago; distretto: distretto militare di Brescia; fine: morto; data della fine: 9 ottobre 1916; luogo della fine: sul Monte Pasubio; causa della fine: per ferite riportate in combattimento.
PERONI PIETRO
Di Pietro fu Pietro. Famiglia “Santomolinaro”. Classe 1892. Piazza. Via Chiesa (ora casa Cartella e prima Trebeschi). Fratello di Giovanni, cl. 1904 e di Marco, cl. 1907.
Alpino. 5° Reggimento Alpini. Zona di guerra: Africa – Tripolitania (1911-1913); Monte Nero durante la 1^ Guerra mondiale. “Un giorno, nel piazzale della chiesa parrocchiale, Pietro ebbe a incontrare, dopo anni, Padre Giulio Bevilacqua – Cappellano degli Alpini al fronte durante la Guerra 1915/18 – in compagnia del parroco Mons. Giorgio Bazzani; il Cappellano, riconosciutolo, gli rivolse il saluto con la colorita espressione: <àrdel che ‘l me algerino>”. Emigra a Parigi ove vive per 33 anni operando nel settore del marmo. Testimonianza di Marco Peroni (fratello) Classe 1907, raccolta il 15 settembre 2001 da Achille Giovanni Piardi.
[A cura di Achille Giovanni Piardi da GUSSAGO, 15 settembre 2001; da suoi lavori inediti. 26 Agosto 2015]
PIARDI ACHILLE DOMENICO
Classe 1880. Chiamato alle armi l’anno 1917, dopo la Ritirata di Caporetto, all’età di anni 37. Padre di famiglia con 6 figli piccoli, comunque minori d’età; infatti, si era sposato nel dicembre 1904 ed il primo figlio, Angelo, aveva appena 12 anni. Torna a casa con marcati congelamenti agli arti inferiori.
Nato a Gussago nel 1880, figlio di Ernesto e di Angela Codenotti di Navezze. Sposa nel 1904 Angela Camilla Ghedi da Civine dalla quale ha undici figli.
<<Achille Domenico va militare, in guerra 1915/18, pur avendo una numerosa famiglia. Molti altri gussaghesi rimangono …a casa, non si sa perché. Torna a casa usando il tram per recarsi da Brescia a Gussago, ma qualcheduno “ben pensante” di Navezze, pensa di impedirglielo senza riuscirvi. Infatti, Achille dà dimostrazione della tipica caparbietà di famiglia! Achille Domenico quel giorno, tornava a casa con una gamba congelata. Con la sua famiglia, oltre ai terreni propri, lavora il vigneto dei Masöcher e (Mosca) Zanotti disposto a terrazze sulle pendici inferiori della collina detta “Dosso di Mezzane” nella zona di Navezze, al limitare della cava attigua allo stabilimento della calce Buffoli; lavora anche alcuni appezzamenti di proprietà dei “Ferare/Ferara” Mingotti di Gussago>>. (Da colloqui con Maria – Marietta Piardi sua figlia).
Una famiglia, dignitosamente povera, quella di Achille Domenico, negli anni venti – trenta, tuttavia anche in questo periodo tra le due guerre una fetta di polenta con una di salame ed un bicchiere di vino non sono mai mancati nemmeno per i cugini e per i figli di questi.
Muore all’età di 57 anni a Gussago alle ore 16,01 del trenta gennaio 1938 nella casa di via Navezze 46, lasciando nove figli di cui tre ancora minori, altri due gli erano già premorti, oltre alla sposa.
Il 6 maggio 1998, nella sua casa di Navezze dove vive da quando si è sposata, la figlia Marietta racconta: “Nella casa di mio padre c’era posto per tutti: poco importava che fossero parenti o meno e quest’ultimi fossero puliti o no. Tutti li rifocillava come poteva, magari anche con una sola scodella di minestra, ovvero una fetta di polenta, e poi anche i più umili, li faceva accomodare su un pagliericcio di balle di fogliame (patöss) affinché passassero la notte.
Non mancava, nella sua casa, nemmeno la presenza del sacerdote che negli anni venti e trenta era addetto alla sussidiaria chiesa di San Vincenzo Ferreri a Navezze. Infatti, la visita di questo sacerdote era frequente ed anche per lui un posto a tavola c’era sempre, magari solo per una ciotola di minestra o di fagioli. Noi ragazzi, io che ero la più giovane ancora di più, ci lamentavamo un po’ di questa sua generosità, ma lui era così, quel poco che aveva era per tutti, soprattutto per gli altri.
Alla sua morte lascia una somma in onore della Confraternita Madonna dei Combattenti, lui che era solito ascoltare la messa senza entrare in chiesa, ma sulla porta. Ricordo, infatti, che sempre mia madre Angela Ghedi gli rammentava: <<Chè nif en zo a fa chi, sè sti dè fò?>>”. (Testim. Maria – Marietta Piardi, nata nel 1923; maggio 1998).
Giulia Angela PIARDI, Gussago, classe 1910, altra figlia di Achille Domenico e di Angela Camilla Ghedi, andata in sposa a Fausto Serina, nel corso dell’intervista avvenuta in Gussago il 6 aprile 1998, ricorda: <<I miei genitori sono mancati giovani e a soli quindici mesi di distanza l’uno dall’altro. (…). (…). Il nonno (con riferimento ad Achille odierno interlocutore) ed anche i fratelli miei lavoravano molto la campagna, anch’io per la verità, ma alla fine non vedevamo mai una lira, il lavoro era tanto e sparso su diversi appezzamenti di nostra proprietà od anche in affitto.
Mio papà Achille non voleva che i suoi figli andassero a lavorare “sotâ padrù” … perché avevamo noi tanto terreno da lavorare, invece, se avesse concesso almeno a uno o due di andare a lavorare da altri, avremmo forse potuto vivere una vita più comoda. Tornando indietro sottolineo che mio padre, Achille, andò in guerra 1915/18 nonostante avesse già sette figli e tutti piccoli e avesse già compiuto 37 anni di età. (…). Tornò dalla guerra e sempre ebbe problemi con le gambe ed i piedi a causa di un conclamato congelamento. (…). (…). Tuttavia per soddisfazione personale, per imporsi, per una certa dignità di uomo oltre che del casato aveva comperato un cavallo col carretto e io andavo sempre con lui, sino al 1929, ero io che lo portavo, mi prendeva sempre con sé poiché io guidavo il carretto e tenevo le redini, lui non guidava. Papà occupava una carica pubblica importante, forse tra i coltivatori, non ricordo bene, e così, dovendosi spostare frequentemente, ero io a portarlo col carretto in molti dei paesi bresciani della nostra zona. Più avanti, quando io me ne andai di casa, a portarlo erano i miei fratelli. Mi ricordo bene, io guidavo il carretto seduta sull’asse appoggiata sulle due sponde accanto al mio papà. (…). Achille, mio padre, prima di morire lascia, come era solito fare in vita, alla Madonna dei Combattenti, così la chiamavano, a Navezze, un forte obolo per la celebrazione di Sante Messe presso la chiesa di San Vincenzo Ferreri.
[A cura di Achille Giovanni Piardi da GUSSAGO, 1998-1999, 2000, 2014 (Opera omnia “I PIARDI” – Volume 1°-2°-3°-4°); da lavori dell’autore. 26 Agosto 2015]
PIARDI BATTISTA LUIGI
Classe 1881; Gussago, 8 dicembre. Figlio del patriota “Garibaldino” alla Spedizione dei MILLE nel 1860, Cesare (Gussago, 1844) figlio del fu Andrea (1799) da Pezzaze. Noto come Batistì Piardi; morto esule in città di Calais (Pas de Calais) – Francia, quale “Rifugiato politico”. Combattente nella Prima Guerra mondiale.
BATTISTA Luigi, detto e noto a tutti come “Batistì”, (Classe 1881, Combattente nel 1918). Gussago, 1881 – Calais, (Departement du Pas de Calais) France, 4 luglio 1957. BATTISTA (Batistì) PIARDI di Cesare e di Anna Tosini. Nato a Gussago nel 1881. “1881 – Piardi Battista Luigi. Nascita. L’anno mille ottocento ottantuno, addì undici di dicembre ad ore antimeridiane dieci e minuti nessuno, nella Casa comunale. Avanti di me Marchina Pietro Sindaco. Uffiziale dello Stato Civile del Comune di Gussago è comparso Piardi Cesare, di anni quarantaquattro, contadino domiciliato in Gussago, il quale mi ha dichiarato che alle ore pomeridiane otto e minuti nessuno del dì otto del corrente mese, nella casa posta in Frazione Piedeldosso numero sedici, da Tosini Anna, donna di casa, sua moglie, secolui convivente è nato un bambino di sesso maschile che mi presenta, e a cui dà i nomi di Battista Luigi. A quanto sopra e a questo atto sono stati presenti quali testimoni Crescini Faustino, di anni ventotto, Impiegato e Ferlinghetti Luigi, di anni quarantacinque, Cursore entrambi residenti in questo Comune. Letto, confermato e sottoscritto. Il dichiarante Piardi Cesare. I Testi Crescini Faustino – Ferlinghetti Luigi. L’Ufficiale Marchina”. (Atti anagrafici del Comune di Gussago). Battista, contrario al regime ripara in Francia negli anni del ventennio dittatoriale. Di lui si perdono le tracce, quando alla fine degli anni Novanta del secolo XX se ne conosce la esemplare vita di esperto provetto ebanista in Francia e la sua conclusione. Battista Luigi, esule politico antifascista, rimane in Francia per sempre morendovi nel 1957, appunto, il 4 luglio del 1957, alle ore dieci, nella città di Calais – Departement du Pas de Calais, (…). Atto di M. 1958 su E. di M. del Ministero Aff. Esteri – Dir. Gen. Emigr.
<<Gussago (BS) subito dopo la prima guerra mondiale diviene centro di plaga della Gioventù Cattolica. Dal 1922 in poi la vita democratica è sempre più contrastata dalla violenza politica che nel 1922, appunto, fa la prima vittima. Numerosi altri sono gli episodi che accadono tra gli ultimi mesi del 1924 e quelli del marzo 1926>>. (Enciclopedia Bresciana di Antonio Fappani, Sub Voce Gussago).
Battista Luigi “Batistì”. Provetto falegname, di carattere indomabile, reduce dalla Prima Guerra mondiale, all’inizio del ventennio fascista si dimostra intollerante ad ogni sopruso e, dopo qualche anno, è precipitosamente costretto a riparare in Francia per sfuggire ai “pestaggi” operati in zona di Gussago da squadristi provenienti da paesi viciniori, spalleggiati da autoctoni gussaghesi, spie del regime. Pestaggi che colpiranno a morte anche il fratello Teodoro Pietro, uno dei due fratelli di Battista “Batistì” figli di Cesare, provetto ed esperto nel suo mestiere di calzolaio-ciabattino. Gli arnesi da falegname della bottega di “Batistì” ed alcune suppellettili sono dati in consegna al cugino Achille Domenico Piardi (1880), anche lui combattente all’età di 37 anni quale chiamato alle armi nel corso della Prima Guerra mondiale dopo “Caporetto”. A Raccontare dei Piardi soprattutto di Battista Luigi “Batistì” del 1881 è il cugino Achille Andrea Piardi (1915), Alpino – Artigliere da Montagna nella seconda g.m. [Gussago, dicembre 1997. Testimonianza di Achille Piardi Andrea (1915 – Luglio 1998) dei detti Runcù, figlio dell’Alpino e prigioniero di guerra “Bigì” Luigi (1890), per averli personalmente conosciuti o perché i suoi familiari di loro gli narrarono.]
La sorella di Battista “Batistì”, ELISA (LISA) PIARDI – Gussago 1868 – Brescia 1950, maritata Trivella, quando dimora a Brescia in via Torre d’ercole, 48 risulta beneficiaria di una Polizza di assicurazione dell’INA di Roma stipulata a nome di Luigi Piardi (Assicurato) figlio di fu Cesare, nato a Gussago nell’anno 1881 che riportiamo per sintesi: “Polizza N. 00215. Polizza Speciale di Assicurazione mista a favore dei Combattenti. L’Istituto Nazionale delle Assicurazioni pagherà a Piardi Elisa fu Cesare la somma di lire mille (£. 1000) immediatamente dopo la morte del Sig. Piardi Luigi di fu Cesare nato a Gussago nell’anno 1881, Soldato nel 3° Regg.to Genio, 309 Compagnia M. T. (…). Roma 1° gennaio 1918”.
[A cura di Achille Giovanni Piardi da GUSSAGO, Anni 1998-1999, 2000, 2014 (Opera omnia “I PIARDI” – Volume 1°-2°-3°-4°); da suoi lavori. 26 Agosto 2015].
PIARDI GIOVANNI (padre di Cesare “Gino” del 1913).
Giovanni PIARDI: Gussago, classe 1887. Figlio di Enrico (1853-1921) e Maddalena Trebeschi. Giovanni, che da piccolo ha frequentato la scuola di Camerlata di Como, sposa nel 1912 in Gussago Emilia Bonfadelli dei detti Burtulèto ed ha tre figli: Cesare (detto Gino), Guerrina e Anna, morta ragazza, l’anno 1927. Giovanni, Bersagliere combattente, muore nel 1916 durante il corso della prima guerra mondiale, al quale è poi stata, per decenni, intitolata la Sezione Bersaglieri di Gussago (Brescia). Morto nella Grande Guerra è inumato nel Cimitero di Guerra a Mori di Trento nei pressi di Rovereto. La stele del monumento ai caduti di Gussago lo annovera. Muore in conseguenza del combattimento occorso nel gennaio 1916, sotto il fuco d’artiglieria nemica, come da dichiarazione del Ministero della guerra. Infatti, nel 1916 il sindaco di Gussago, Angelo Venturelli, comunica al Parroco, Mons. Giorgio Bazzani, la morte di Giovanni. << Comune di Gussago. Gussago, lì 2 febbraio 1916. Al M.° Rev. Sig. Bazzani D. Giorgio, Gussago. Mi pregio informare la S. V. Rev. che pervenne a quest’Ufficio la partecipazione ufficiale della morte del Cap. Maggiore Piardi Giovanni di Enrico e di Trebeschi Maddalena, del 4° Regg.° Bersaglieri, avvenuta il 21 gennaio 1916 combattendo valorosamente. Con rispetto. Il Sindaco Geom. A. Venturelli >>. (Rivisitazione di Achille Piardi, 1 giugno 2015)
[A cura di Achille Giovanni Piardi da GUSSAGO, 1998-1999, 2000, 2014 (Opera omnia “I PIARDI” – Volume 1°-2°-3°-4°); da suoi lavori. 26 Agosto 2015].
Scheda fornita da ONORCADUTI, a novembre 2010:
•Nome e Cognome: GIOVANNI PIARDI di Enrico e di Trebeschi Maddalena
•Combattente della 1^ G.M.
•Grado militare: Caporal Maggiore
•Arma o Corpo di appartenenza: Fanteria, Corpo dei Bersaglieri
•Caduto al Fronte: inumato nel Cimitero militare di Mori (Tn).
L’altrettanto scarna scheda anagrafica, come ce la fornisce “L’ALBO DORO DEI CADUTI per l’ITALIA nella Guerra Nazionale” (Volumi Lombardia):
caduto: 44407, nominativo: PIARDI GIOVANNI di Enrico
progressivo: 29, decorazione: [nessuna decorazione riportata]
grado: caporale maggiore, reparto: 4° reggimento bersaglieri, data di nascita: 16 dicembre 1887, luogo di nascita: Gussago, distretto: distretto militare di Brescia, fine: morto, data della fine: 21 gennaio 1916, luogo della fine: nel settore di Tolmino causa della fine: per ferite riportate in combattimento volume: 11; pagina 670. (Anno 2015). [A cura di Achille Giovanni Piardi da GUSSAGO, da suoi lavori inediti]
[A cura di Achille Giovanni Piardi da GUSSAGO, da suoi lavori inediti o parzialmente inediti. 26 Agosto 2015]
(***) Dal manifesto iconografico dei CADUTI DI GUSSAGO NELLA GUERRA 1915-18; Gussago anni XX del Novecento.
Fotografia: Bersagliere Giovanni Piardi (Gussago, 1887); Caduto in zona Tolmino. Per diversi decenni, sino agli anni ‘90 del secolo XX, la Sezione Bersaglieri di Gussago portò il nome di Giovanni Piardi.
A cura di Achille Giovanni Piardi