La Prima Guerra mondiale, 1915: gussaghesi alle armi, parte sesta

Alpini ottobre 1972

La quinta parte di “La Prima Guerra mondiale, 1915. Gussaghesi alle Armi“, iconografie di Combattenti Reduci Caduti aventi quale “Motto”: <<LA CIVILTA’ FUTURA AVRA’ LE RADICI NELLE VOSTRE TOMBE>>. I nostri gussaghesi Reduci della Guerra Nazionale pensarono di chiudere così il Manifesto con le effigi dei commilitoni CADUTI: “I VOSTRI COMPAGNI RICORDANDOVI CON AMMIRAZIONE ED AFFETTO HANNO RACCOLTE LE VOSTRE CARE EFFIGI”. (Dal manifesto iconografico dei CADUTI DI GUSSAGO NELLA GUERRA 1915-18; Gussago anni XX del Novecento).

Proseguiamo, dunque, con altre testimonianze o semplici schede anagrafiche di Combattenti e Caduti. Testimonianza di militari gussaghesi e/o di loro commilitoni o di loro familiari. Oggi pubblichiamo alcune note inerenti sette gussaghesi combattenti di cui uno Caduto sul Monte Wies.

CODENOTTI TEODORO
Di Francesco.
Codenotti Teodoro, Classe 1892, è giunto alle armi ed è mobilitato il 20 febbraio 1915. Sergente del 5° Reggimento Alpini, Battaglione Alpini Valchiese. Congedato il 1° febbraio 1919. Conferita la Croce di Guerra al merito nel novembre 1918. Testim. di Achille G. Piardi, Ottobre 2014. (A cura di Achille Giovanni Piardi da GUSSAGO; da suoi lavori inediti. 16 Agosto 2015)

DOLZANELLI ANGELO
Di Pietro. Nato il 16 settembre 1895. Piazza; poi a Via Privata La Rocca.
Caporale, 5° Alpini – Campagna di guerra 1915/18; Croce al Merito, Croce al Valor Militare, Cavaliere di Vittorio Veneto. Abitazione poi diventata via Mazzini, 7. Muore il 6.7.1977.
(A cura di Achille Giovanni Piardi da GUSSAG, per conoscenza personale negli anni LX-LXX, 2003; da suoi lavori inediti. 16 Agosto 2015)

FEDERICI UMBERTO
Di Achille. Dimorante alla Piazza. Classe 1891. Contadino – 3.6.1891 Gussago – Caporale Maggiore, Btg. Valchiese, Btg. Morbegno e Btg. Vestone. Insignito della Croce al Merito di guerra – Campagna di guerra: Libia – Cavaliere di Vittorio Veneto – Deceduto nel 1970.
Categoria I. Corpo al quale fu trasferito all’atto del congelamento: 3° Reggimento Alpini. Anno di nascita ‘91
FOGLIO DI CONGEDO ILLIMITATO per Smobilitazione che si rilascia a Cap. Maggiore Federici Umberto. N. di matricola 10253-43- il quale prende domicilio nel Comune di Gussago. Distretto militare di Brescia. Durante il periodo alle armi ha tenuto buona condotta ed ha servito con lealtà ed onore. Brescia, addì 8 Settembre 1919
A) Stato civile. Figlio di Achille e di Colosio Orsola nato il 3 Giugno 1891 a Gussago, Mandamento di Brescia, circondario di Brescia, distretto militare di Brescia.
B) Contrassegni personali. Statura metri 1,72 …(…). (…).
F) Intervento alle chiamate alle armi dal congedo illimitato. Giunto alle armi per il 8.9.1913. Esonero 8.2.19. Rinviato in congedo illimitato il 8.9.1919. (…).
Tale nel Magazzeno di VESTONE, in caso di richiamo alle armi dovrà presentarsi al Magazzeno VESTONE.

Dalle cartoline andate e …tornate dal fronte di guerra.
1^ cartolina). Dal fronte Umberto scrive a Pietro …….: Dal Fronte 24 Settembre. Amato Pietro, ho ricevuto la tua lettera rilevando, la presente tua salute, così mi ritrovo io, e l’intera nostra famiglia, ho ricevuto notizie anche di mio compagno Vach…. il quale mi dice che è molto tempo che non ti vede, e ti manda tanti saluti. Ricevi i miei sinceri saluti e caldi… …. … … e sii allegro, ciao ….”
Indirizzo da utilizzare per la risposta a Umberto Federici: “Al Caporale Federici Umberto 5° Alpino 254a Comp. Battag. Valchiese. Zona di Guerra.
2^ cartolina). Umberto scrive a casa, alla madre Orsola:
(Recto). “5° REGG. ALPINI – 45^ COMPAGNIA. Verific. per Censura. POSTA MILITARE 102. Alla Signora Federici Orsola, Piazza, Gussago Prov. dii Brescia.
(Arrivo a GUSSAGO – BRESCIA), 19. 10. 19…. . (n.d.r. a mano del portalettere, ben evidente, Colosio Orsola)
(Verso). Cartolina postale Italiana in franchigia. Corrispondenza del R. Esercito
Indirizzo del mittente da riprodurre nelle risposte: Federici Umberto Caporale 5° Alpini, 45^ Comp. Sezione Mitragliatrici e Pistola Batt. Morbegno Zona di Guerra.
Ora mi trovo nella Sezione Pistola e pure mitragliatrici leggere, qui si lavora sempre di notte, ciao baci”.
[A cura di Achille Giovanni Piardi da GUSSAGO, per conoscenza personale negli anni LX; da suoi lavori inediti. 16 Agosto 2015]

FRANZONI PIETRO
“Tei di Navezze”. Sposato a Domenica Gosio.
Fu Angelo. Nato il 22 maggio 1887. Via Navezze. Poi a via Carrebbio.
22.5.1887 a Gussago – Alpino, 5° Alpini – Guerra 19515/18. Deceduto anno 1970.
[A cura di Achille Giovanni Piardi da GUSSAGO, per conoscenza personale negli anni L-LX; da suoi lavori inediti. 16 Agosto 2015]

FRASSINE LUIGI
Fu Pietro. Da Piedeldosso, indi a Via Acquafredda ed ancora a Via IV Novembre 121.
Nato il 1.9.1893 Gussago – Alpino, 5° Alpini Btg. Vestone. Cavaliere di Vittorio Veneto.
Sposato a Giuditta Maranta. LUIGI GIUSEPPE muore il 10.2.1976.
[A cura di Achille Giovanni Piardi da GUSSAGO, per conoscenza personale negli anni LX-LXX; da suoi lavori inediti. 16 Agosto 2015]

GATTI ANDREA Caduto
“Fu Angelo, da Gussago, classe 1895; soldato nel 5° Reggimento Alpini, morto in combattimento il 2 dicembre 1915 nella zona del Monte Wies”. (Manifesto iconografico dei CADUTI DI GUSSAGO NELLA GUERRA 1915-18; Gussago, anni XX del Novecento)
Dall’ALBO d’ORO dei CADUTI LOMBARDI nella GRANDE GUERRA: Soldato del 5° Reggimento Alpini, nato il 18 aprile 1895 a Rodengo, Distretto militare di Brescia, morto il 2 dicembre 1915 in Valsugana per ferite riportate in combattimento.
Lo nomina nella sua corrispondenza dal Fronte di guerra, datata 19.2.1915, Cesare Orlandi figlio di Federico, della Manica.
Il Monte VIES (non Wies). IL MONTE CADRIA E LA GUERRA. Il percorso è ricchissimo di segni e testimonianze della Grande Guerra. La dorsale che conduce alla Cima Cadria e alla Cima del Nozzolo Grande offre molteplici possibilità di esplorazione e di riflessione sull’andamento del fronte di guerra.Il Monte Cadria è la massima elevazione della zona e costituiva con la posizione del Nozzolo la chiave dello schieramento austriaco a difesa delle Valli Giudicarie. All’inizio dell’ostilità i comandi austro-ungarici evacuarono tutti i paesi della valle di Ledro; i reparti italiani, provenendo dal bresciano e da Storo, riuscirono ad occuparli, spingendosi fino ai paesi della Valle di Concei e puntando decisamente alle cime nell’autunno del 1915. Così scrive Giovanni Fioroni:
“La notte del 7 dicembre iniziò l’operazione tendente a progredire verso il gruppo montuoso Monte Nozzolo – Monte Cadria. Nei giorni 7 e 8, le artiglierie italiane e alcune pattuglie riuscirono ad aprire varchi nella fitta zona delle difese accessorie austriache. (….) l’avanzata fu ostacolata dalle difficoltà del terreno e dalla energica reazione avversaria (anche le artiglierie del gruppo di Lardaro entrarono in azione). La sera i reparti giunsero a portata dei rispettivi obbiettivi. Il 10, alle 14.30 la 91esima compagnia del Vestone, che aveva sostituito la 55esima alquanto provata, conquistò alla baionetta la cima orientale di Monte Vies; poco dopo anche la cima occidentale venne espugnata”. (Giovanni Fioroni, pag. 193, in La Valle di Ledro nella prima guerra mondiale 1915-1918, Temi, Trento, 1993.)
[A cura di Achille Giovanni Piardi da GUSSAGO, 23 luglio 2003, giugno 2015; da suoi lavori inediti. 16 Agosto 2015]

GOSIO CARLO
Civine. Detto “Pruana”. GOSIO CARLO di Angelo e Gussarini Rosa, classe 1887; dimorante a Civine.
Alpino, 6° Alpini Btg.Vestone 54^ Compagnia – Campagna di guerra 1915/18; Croce al Merito, Cavaliere di Vittorio Veneto. Muore il 13.1.1976, vedovo di Reboldi Teresa (Anna).
[A cura di Achille Giovanni Piardi da GUSSAGO, per conoscenza personale negli anni L-LXX; da suoi lavori inediti ante 1977. 16 Agosto 2015].

Fotografia dell’ottobre 1972, a partire da destra, menzionati in questa SESTA parte: Luigi “Bigì” Frassine (1893) e Carlo Gosio (1887), con Giovanni Salogni del 1890 (di cui parleremo più avanti, in una prossima pubblicazione).

A cura di Achille Giovanni Piardi

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