Civine di Gussago, primavera 1954.
Dopo la confisca da parte del Regime fascista -con l’iniziativa nota come “Bronzo per la Patria”- dell’intero Concerto di campane con materiale asportazione dalla cella campanaria, a Civine si odono nuovamente rintocchi di campane atti a scandire i tempi della vita lavorativa, le cosiddette funzioni civili del Campanile, e per quella ecclesiale.
Non sono ancora trascorsi due anni dall’arrivo del nuovo giovane Parroco Don Piero Chitò e già Civine è in festa; prima le nuove campane e poi, quando la volontà e l’impegno dipendono soprattutto da altri, giungerà anche la strada carrozzabile anche se bisognerà attendere ancora qualche anno, ma don Piero non molla.
Fonte: Achille Giovanni Piardi