Brescia, 19 agosto 1964.
Si spegne il vescovo Giacinto Tredici nostro vescovo diocesano. Era nato a Milano l’anno 1880. Teologo e filosofo; lo troviamo tra i fondatori della Rivista di filosofia neoscolastica.
Scrisse una celebre storia della filosofia per la scuola superiore, utilizzata nella maggior parte dei Seminari delle diocesi vescovili italiane e tradotta anche in lingua spagnola. Da Vicario generale della Diocesi di Milano, quale principale collaboratore del cardinale di Milano A. Ildefonso Schuster, venne quale nostro vescovo il mese di gennaio del 1934 in seguito alla nomina del dicembre 1933 da parte di papa Pio XI (Achille Ratti da Desio); sostituiva il defunto Ariciv. Giacinto Gaggia. Nel 1958 ottenne il titolo personale di Arcivescovo.
Molte famiglie ben ricordano il suo grande impegno nell’aiutarle durante la seconda guerra mondiale, in particolare nel periodo dopo l’8 settembre 1943, alla ricerca dei loro figli o affetti più cari.
Il Consiglio Comunale di Brescia, il 18 maggio 1964, delibera all’unanimità di conferire a Giacinto Tredici la cittadinanza onoraria. Nel testo della delibera, con riferimento al periodo della guerra, troviamo scritto: “In quel tempo l’arcivescovo Giacinto Tredici fu l’equilibrato difensore del popolo a lui affidato, il prudente attentissimo difensore degli inermi, dei poveri, dei deboli contro la vendetta straniera, il portatore di una parola ispirata solo alla bontà, alla comprensione, al sentimento di fraterna collaborazione”.
Quanti classi di ragazze e di maschi hanno ricevuto da lui il sacramento della Cresima, in genere veniva Gussago ogni anno il 19 marzo, giorno di San Giuseppe; per chi scrive accadde il 19 marzo 1956.
I funerali di monsignor vescovo si svolgono quando a Brescia giunge la notizia, forte la concitazione da parte degli strilloni nel gridarla, della morte di Togliatti a Yalta. Poco prima, in primavera, il vescovo Tredici era stato a Gussago a benedire ed inaugurare il nuovo Oratorio femminile di Via Richiedei, avviato da Mons. Giuseppe Rossini -Prevosto alla fine degli anni Cinquanta, alla cui cerimonia furono presenti il Parroco-Prevosto Don Vittore Antomelli, il Curato-Direttore dell’Oratorio maschile Don Enrico Cotelli, il Curato Don Valentino Bazzani ed il Segretario del vescovo, Mons. Pietrobelli, mentre era vacante l’incarico di Direttore dell’inaugurando Oratorio femminile (come si nota dalla foto).
Fonte: Achille Giovanni Piardi