
A dieci anni dai primi progetti – e a quattro dal via dell’iter ufficiale al Pirellone – il Piano territoriale regionale d’area della Franciacorta è realtà. Dopo l’ok, all’unanimità, del Consiglio regionale lo scorso 18 luglio, il 26 luglio Palazzo Lombardia a Milano ha ospitato la presentazione ufficiale del Ptra. Presenti i massimi vertici di Regione, Comuni e del Consorzio per la tutela del Franciacorta: il presidente lombardo Roberto Maroni, con gli assessori Viviana Beccalossi e Gianni Fava; Leonardo Vizza, presidente di «Terra della Franciacorta» (il patto tra i Comuni del territorio) e, per il Consorzio del Docg, il presidente Vittorio Moretti e il membro del cda Maurizio Zanella.
Quattro linee guida del Ptra puntano a orientare lo sviluppo del territorio nei prossimi anni, indirizzandolo verso la riduzione del consumo di suolo e la rigenerazione urbana, promuovendo l’attrattività paesaggistica e la competitività territoriale, sostenendo un sistema integrato di accessibilità e mobilità sostenibile oltre all’efficienza energetica e il ricorso alle «green energies». Il Ptra, il primo Piano di governo territoriale dedicato a un’area a denominazione di origine controllata e garantita, punta così a disegnare il futuro armonico di 22 Comuni, abitati da duecentomila bresciani. Grande soddisfazione, quindi, per il presidente della Regione, Roberto Maroni: «Questo Ptra è la sintesi di tutte le azioni che la Lombardia mette in campo per valorizzare il territorio e le sue eccellenze. Non è solo una novità, ma un modello che mettiamo a disposizione di tutte le altre regioni. Siamo stati capaci di fare un vero lavoro di squadra».
Il motore del Ptra saranno «i vigneti della Franciacorta – ha aggiunto l’assessore Viviana Beccalossi -, un’eccellenza, non solo della Lombardia, da tutelare. Il Ptra è anche uno strumento urbanistico per blindare la Franciacorta partendo dal basso, dagli stessi Comuni. La nostra sfida è quella di programmare, a livello amministrativo territoriale e politico, qualcosa che duri nel tempo». Un vino senza territorio alle spalle, però, «non va lontano – ha aggiunto Maurizio Zanella, del Consorzio Franciacorta -. L’impegno comune è quello di usare il Ptra come strumento di promozione e tutela di tutto il territorio». Parole rilanciate dal presidente, Vittorio Moretti, che a nome dei 116 produttori del territorio ha sottolineato come «disporre di uno strumento di governo del territorio che consenta di costruire, insieme, uno sviluppo economico più armonico significa davvero pensare al futuro in modo diverso e positivo. Sarà questo il messaggio che lanceremo il prossimo 18 settembre durante il convegno che stiamo organizzando per i primi cinquant’anni del Consorzio».
Daniele Piacentini
Sguardo al futuro
Il Ptra di Franciacorta punta a disegnare lo sviluppo futuro dell’Ovest Bresciano dal punto di vista urbanistico e di tutela e valorizzazione del territorio, partendo dall’eccellenza delle sue bollicine. E ancora: mobilità sostenibile integrata ed efficienza energetica.
Municipi in prima linea
Sono ventidue i Comuni coinvolti dal Ptra, per un totale di duecentomila bresciani. Oltre a Regione, Provincia, Parco Oglio Nord, Comunità montana del Sebino, Consorzio Franciacorta e i 19 Comuni Docg, ci sono Castegnato, Ospitaletto, Palazzolo e Sulzano.
Fonte: Giornale di Brescia