Porta a porta consolidato; ora si guarda al futuro. A tre anni esatti dal passaggio al nuovo sistema di conferimento dei rifiuti e in vista del nuovo appalto (per il quale il Comune sta predisponendo una serie di richieste aggiuntive rispetto a quelle in essere, volte a migliorare il servizio), la raccolta con sistema porta a porta assesta la propria percentuale di differenziata al 75%.
«I dati di quest’anno – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Giovanni Coccoli – sono in linea con quelli degli anni passati. La tariffa, inoltre ha visto un calo compreso tra il 3 e il 5%, un buon segno grazie alla riduzione della quantità di rifiuti da smaltire».
Meno materiale di scarto e quindi meno spese di smaltimento. Maggiore attenzione e coscienza «ecologica» da parte del cittadino, dunque, anche grazie ad iniziative quali Mato Grosso, in collaborazione tra Oratorio e Comune e AndiRivieni, il mercatino del riuso. Ad influire su questa riduzione ha contribuito in maniera determinante il divieto di conferimento del verde per i giardinieri (attivo da maggio del 2015). Un sistema, quello in regime a Gussago – che prevede il ritiro del rifiuto porta a porta, eccezion fatta per vetro e lattine – ben metabolizzato dalla cittadinanza, spiega il Comune.
Un meccanismo ormai rodato, sul quale non concordano del tutto le minoranze, in Consiglio comunale. «Nonostante le numerose promesse fatte, l’introduzione della tariffa puntuale (ognuno paga in base a quanto produce) non viene prevista nel nuovo capitolato; c’è confusione, inoltre, nella modalità seguita per predisporre le procedure per il nuovo appalto» ha dichiarato Lucia Lazzari, Lega Nord. «Avremmo preferito, e più volte richiesto, di passare al porta a porta anche per vetro e lattine, togliendo così tutte le campane che sono luogo di abbandono per altri rifiuti, e predisporre per il periodo estivo tre passaggi settimanali per i rifiuti organici», ha aggiunto Damiano Ceretti della lista civica «ConVoi». Tariffa puntuale e non far pagare la tassa per gli appartamenti vuoti e inutilizzati è la battaglia portata avanti da Ettore Marchina, Forza Italia. Troppi abbandoni e poco controllo è la critica mossa dal Movimento 5 Stelle.
Risponde Coccoli: «Con il nuovo appalto (il contratto attuale con Aprica scade a giugno 2017) le campane del vetro e lattine saranno tolte e si passerà al porta a porta; abbiamo richiesto controlli e l’apertura dei sacchi abbandonati, inserito lo spazzamento stradale potenziato e l’utilizzo di mezzi ecologici per la raccolta, elettrici o a metano. La tariffa puntuale partirà il 1° gennaio 2018. La vendita dei rifiuti differenziati, inoltre, la farà direttamente il Comune (per plastica, carta, vetro, cartone e lattine)». Dalla vendita del rifiuto potrebbe derivare un introito stimato tra i 130 e 140mila euro, che comporterebbe una ulteriore riduzione della tariffa per il cittadino.
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia