Stop ai licenziamenti al Richiedei. Anche gli ultimi 8 lavoratori che avrebbero dovuto interrompere forzatamente la propria opera – per esubero di personale – resteranno in servizio. In precedenza erano in 29 a rischiare il posto. L’accordo tra sindacati e Consiglio d’amministrazione della Fondazione è stato raggiunto dopo settimane estenuanti, e attende ora solo alcuni passaggi, finalizzati alla ratifica, in assemblea e a livello regionale. Una verifica che dovrebbe essere puramente formale poiché la soluzione del problema è stata raggiunta, sulla base delle proiezioni di bilancio, attraverso una ristrutturazione dei servizi, che porterà a ridurre il ricorso ad imprese esterne e a utilizzare pressoché esclusivamente il personale interno. Gli interventi riguardano anche la struttura della busta paga.
I rappresentati sindacali, dopo essersi consultati con i colleghi del Richiedei, hanno dato l’ok alla proposta di riduzione del premio di produzione. Un sacrificio – hanno detto i sindacalisti – che coinvolge tutti, ma che consente di evitare i licenziamenti. A favore del mantenimento del quadro occupazionale complessivo si erano espressi anche i cinque candidati sindaco, senza distinzione di sorta, che, dopo appelli individuali, avevano sottoscritto congiuntamente una lettera firmata dal sindacato unitario, indirizzata al cda della Fondazione.
«Tecnicamente – dice il presidente del Richiedei, Carlo Bonometti – questo è un pre-accordo reso possibile grazie a una riorganizzazione del lavoro molto spinta senza far venire meno la qualità della prestazione. Tutti i consulenti esterni e i “tempi determinati” andranno a scadenza e il loro lavoro verrà svolto internamente dai dipendenti del Richiedei», mentre si giungerà ad una rimodulazione del calcolo della quota variabile degli stipendi, legati al raggiungimento di obiettivi di bilancio. Il premio inoltre potrà aumentare in caso di aumento dell’utile.
Il presidente Bonometti sottolinea che «l’accordo rivela un grande sforzo da entrambe le parti. Va dato atto ai sindacati di aver condotto la trattativa consenso di responsabilità e di aver finalmente accolto e compreso le dinamiche di sopravvivenza della fondazione. Tutti, insieme, scommettiamo sul futuro del Richiedei».
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia