Un “due in uno” all’insegna dei sapori del territorio in chiave invernale. Due proposte con un unico fine: valorizzare i grandi sapori stagionali della cucina gussaghese con la rassegna del gusto che tiene banco in febbraio e in marzo. Si parte venerdì con il bollito misto di “Cosa bolle in pentola” e si proseguirà, in marzo, con “Il brasato è servito”, autentico festival del sapore dedicato al brasato di manzo. Ad orchestrare le iniziative sono l’Associazione ristoranti di Gussago Franciacorta in collaborazione con il Comune di Gussago – assessorato al Commercio e alla promozione del territorio – e il Duc (Distretto urbano del commercio Franciacorta). Nel mese di febbraio a trasformare in concretezza la passione di chi è fermamente convinto che le peculiarità enogastronomiche rappresentino una autentica cassa di risonanza per il territorio è proprio il bollito misto, con l’iniziativa giunta alla terza edizione.
I ristoranti gussaghesi che hanno aderito a “Cosa bolle in pentola” proporranno ogni venerdì, fino al 28 febbraio, giornata del gran finale, un menù che prevede: minestra in brodo, bolliti della tradizione, salse e contorni, caffè e un quarto di vino da scegliere tra le produzioni locali al prezzo di 27 euro. Sono undici gli esercizi che hanno firmato la locandina di questa gustosa proposta: Trattoria Canalino, Trattoria Caricatore, Trattoria Campagnola, Antica trattoria Pié del Dos, Osteria dell’angelo, Osteria Santissima, Osteria Bolle in pentola, Trattoria da Pina, Agriturismo da Mario e Rosa, Agriturismo Antica strada romana, Risto-pub Canta Gallo. Il bollito, o meglio i bolliti, sono sempre stati una delle specialità radicalmente bresciane: «Bresciane al cento per cento, senza alcun dubbio – precisa Edoardo Ungaro, presidente dell’Associazione Ristoranti di Gussago Franciacorta -. Purtroppo, con il passare degli anni, questo piatto ha rischiato di finire nel dimenticatoio, soprattutto per i giovani. “Cosa bolle in pentola” si rivolge quindi agli affezionati, che sono tantissimi, ma anche a chi può diventare un estimatore scoprendo questo rappresentante della cucina di casa nostra».
Difesa delle tradizioni ma non solo: «Le nostre iniziative sono anche un modo per difendere, valorizzare il nostro lavoro e andare incontro ai consumatori in un momento di crisi: con il prezzo fisso vogliamo consentire a chiunque di concedersi una serata in compagnia mangiando uno dei migliori piatti della cucina italiana per il quale usiamo le carni del territorio, controllate e garantite, e le cuciniamo con semplicità, seguendo le ricette della tradizione e i consigli tramandati dalle nostre nonne». Parlare di bolliti è d’obbligo scorrendo la lista dei tagli che vengono solitamente utilizzati per preparare questo piatto dove si alternano l’immancabile gallina, il cotechino e la coppa, il cappello di prete, la punta di vitello, la lingua, il reale di puledro. Tagli classici e ricette semplici, senza sofisticazioni, con il degno accompagnamento del vino di Franciacorta per una cena tradizionale tutta targata Brescia.
La sinergia valore aggiunto per difendere tradizioni e lavoro
L’Associazione Ristoranti di Gussago Franciacorta è attiva dall’autunno 2011 ed è presieduta da Edoardo Ungaro, con Francesco Ruggeri nelle vesti di vice presidente. Gli associati sono quindici, impegnati a valorizzare e potenzialità della cucina e dei prodotti locali nella duplice ottica di salvaguardare le tradizioni e tenere attivo il volano economico che vede i ristoranti come uno dei settori rappresentativi del paese. L’associazione ha trovato la massima collaborazione nel Comune: «Abbiamo deciso di riunirci, andando al di là di ogni concorrenza, perché riteniamo che un lavoro sinergico, in collaborazione con il Comune e con tutti quanti condividono i nostri obiettivi, è l’unico antidoto alla crisi e ci permette di fare da efficace cassa di risonanza alle nostre eccellenti tradizioni culinarie – spiegano i dirigenti dell’associazione gussaghese -. Il febbraio dei ristoratori gussaghesi esalta il bollito, un classico bresciano. Un poker di specialità per vincere ogni sfida Un poker vincente. I quattro punti cardinali delle specialità tipiche gussaghesi che rappresentano un vanto per il paese alle porte della città, sui quali investono l’Associazione dei ristoranti locali e il Comune. Puntando su queste specialità, Gussago può vincere ogni sfida culinaria. E di questi piatti i ristoratori si fidano ciecamente, visto che hanno realizzato ben quattro manifestazioni dedicate. Il calendario inizia in febbraio con “Cosa bolle in pentola” e con i bolliti. In marzo sale in cattedra il brasato di manzo con la prima edizione di “Il brasato è servito” che vedrà i ristoranti aderenti impegnati tutti i giorni. In giugno ritornerà a grande richiesta il “Mese della Fiorentina” che lo scorso anno ha sconfinato in luglio per l’esubero di richieste. Infine l’autunno con lo spiedo, il re assoluto dei piatti tipici. L’assessore Giovanni Coccoli Il nostro intento è far conoscere, ciascuno con il proprio contributo di professionalità e tradizione, le tipicità dei prodotti e l’unicità delle preparazioni che da sempre richiamano numerosi amanti delle specialità gastronomiche locali nel nostro paese».
Un poker di specialità per vincere ogni sfida
Un poker vincente. I quattro punti cardinali delle specialità tipiche gussaghesi che rappresentano un vanto per il paese alle porte della città, sui quali investono l’Associazione dei ristoranti locali e il Comune. Puntando su queste specialità, Gussago può vincere ogni sfida culinaria. E di questi piatti i ristoratori si fidano ciecamente, visto che hanno realizzato ben quattro manifestazioni dedicate. Il calendario inizia in febbraio con “Cosa bolle in pentola” e con i bolliti. In marzo sale in cattedra il brasato di manzo con la prima edizione di “Il brasato è servito” che vedrà i ristoranti aderenti impegnati tutti i giorni. In giugno ritornerà a grande richiesta il “Mese della Fiorentina” che lo scorso anno ha sconfinato in luglio per l’esubero di richieste. Infine l’autunno con lo spiedo, il re assoluto dei piatti tipici.
Impegno e passione vanno oltre la crisi
Vietato adagiarsi, anche se la crisi economica e la mancanza di fondi dei Comuni non aiutano. Eppure a Gussago, nonostante tutto, l’assessore Giovanni Coccoli – Commercio e promozione del territorio – è in prima linea nell’appoggio alle associazioni: «È grazie alle associazioni come quella dei ristoranti o la neonata “Botteghe e mestieri” che possiamo continuare a lavorare nella promozione del nostro territorio. E i risultati, soprattutto quando si parla di enogastronomia, sono davvero eccellenti e tangibili».
Fonte: Giornale di Brescia