In questi giorni continua (fino a domenica 16 febbraio 2020), presso la chiesa di San Lorenzo a Gussago, la mostra fotografica del gussaghese “Gian Vincenzo Cerlini”. Uomo che ama la natura, i riti, i costumi, gli usi e le consuetudini della gente semplice, la montagna con i sui stagionali colori: le stagioni della vita. Con quest’ultime e con altri momenti dell’esistenza del Creato è proposto il lavoro di Gian Vincenzo, il lavoro appassionato di una vita. Il visitatore cercherà il titolo: quale? Sarà proprio il visitatore, come sempre attento, ad assegnare il titolo alla presente rassegna fotografica. Un invito alla riflessione sulle semplici spontanee manifestazioni della natura e dell’umana esistenza: la vita e le sue fonti. Cerlini è un autore, ne parliamo al presente, un autore che dal 1969 ama immortalare i suoi soggetti: malghe, campi lussureggianti e nell’invernale letargo, i monti, le nostre iridate colline, le baite di montagna e le cascine comprese quelle di casa, il particolare dell’essere, dell’esistere.
Alcuni anni fa, presentando una delle mostre di Cerlini, qualcuno osò titolare la stessa “Spontaneità e magia dell’arcobaleno”: credo avesse coniato un titolo realistico della pluridecennale opera del nostro autore, amico. Fotografo della maestosa semplicità, semplice lui medesimo, uomo schivo tuttavia assai conosciuto per il suo talento fotografico in cui sa ben esprimersi con opere suggellate da ben note segnalazioni in campo nazionale ed internazionale ed anche vittorie. Un inno alla natura ed all’esistenza umana in cui la stessa si colloca ed attingendone vive.
“La natura è l’immagine di Dio, sommo bene…” (Filippo Neri). Di ciò il nostro Gian Vincenzo vive in pienezza di convinzione.
A cura di Achille Giovanni Piardi.
Per approfondire:
– locandina mostra fotografica “Gian Vincenzo Cerlini”