Il “restyling” della Santissima esalterà il tesoro di Gussago

Santissima drone

Stavolta ci siamo. I cantieri apriranno a maggio per restituire al territorio bresciano uno dei tesori architettonici più suggestivi della provincia. Il restyling della Santissima di Gussago, l’ex convento domenicano incastonato sulla cima del colle Barbisone, era atteso da tempo. Considerato il valore storico e architettonico della struttura, è ovvio che non sarà sufficiente che i progettisti ripongano i loro strumenti di calcolo e disegno perché si avviino i lavori. Prima però sarà necessario il via libera della Soprintendenza che dovrà considerare le modalità concrete di realizzazione del progetto legato alla parte che guarda a ovest dell’edificio, e quindi chiesa, porticato e stanze connesse, e che ne prevede la messa in sicurezza, il recupero del portico frontale della chiesa oggi alquanto compromesso, il rifacimento del tetto e della pavimentazione. Tra i lavori, anche gli impianti elettrico e di riscaldamento, la sistemazione dei bagni, la posa dei nuovi serramenti e la realizzazione di un locale adibito a servizi a supporto degli eventi, una sorta di cucina che potrà essere utilizzata per catering. Una struttura che rafforzerà la vocazione del sito ad ospitare eventi e matrimoni. È prevista anche la sistemazione di quattro stanze che saranno adibite ad appartamento del custode. A oggi la Santissima è dotata di un buon impianto di videosorveglianza e antifurto, ma la presenza di un custode ne garantirà più sicurezza. Ebbene, la Soprintendenza dovrà valutare l’impatto dei lavori avranno sulla struttura medievale originaria.

«Il piano economico non è ancora definitivo, ma il preliminare si assesta sul milione di euro – spiega il sindaco Giovanni Coccoli -. L’intervento è suddiviso in due lotti. Per il primo, che partirà dopo il nulla osta della Soprintendenza, sono a bilancio 430 mila euro. Un altro mezzo milione sarà stanziato nel prossimo bilancio. Nel primo stanziamento ci sono 100 mila euro donati tramite l’art bonus da un’azienda locale che ha già anticipato l’intenzione di destinare la stessa somma anche per il secondo stanziamento. E se vinceremo il bando regionale di 100 mila euro destinato al recupero degli affreschi potremo intervenire anche su quelli all’interno della chiesa». L’art bonus è il credito d’imposta che tramite la dichiarazione dei redditi consente il recupero in tre anni del 65% della somma versata. Le donazioni per i lavori di restauro della Santissima rientrano nella misura fiscale, qualunque sia la somma che si vuole destinare. La Santissima è al 37esimo posto della classifica nazionale «I luoghi del cuore» del Fondo per l’ambiente italiano (Fai), secondo in provincia di Brescia, alle spalle del Castello.
Mario Leombruno

Fonte: Bresciaoggi

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