La riapertura del centro “Le Gocce” non chiude le polemiche

Centro sportivo Le Gocce
In occasione dell’ultimo Consiglio comunale, a Gussago è tornato alla ribalta un tema del quale non si parlava da tempo a causa delle chiusure dettate dalla pandemia. In aula si è parlato del centro sportivo “Le gocce” e, in particolare, alle piscine che, con il lido estivo, proprio oggi tornano fruibili. «La struttura, gestita da “Franciacorta sport”, è attiva da poco più di 10 anni – spiega Stefano Quarena, leader del gruppo di opposizione consiliare Stefano Quarena sindaco -, ma i risultati sono tutt’altro che entusiasmanti. L’impianto è finanziato con due mutui, uno con il Credito sportivo con scadenza 2033 e l’altro con Ubi Banca con scadenza 2040, per un totale residuo a fine 2020 di circa 2 milioni 500mila euro, e i finanziamenti sono garantiti dal Comune». In aula Quarena ha ripreso parte dell’intervento dei colleghi di opposizione del gruppo guidato da Stefano Bazzana e sottolineato con forza la sua contrarietà sulle modalità con le quali è stata gestita fin dall’origine la questione Centro sportivo, alla luce anche della richiesta avanzata dal gestore di un riequilibrio finanziario per circa 140mila euro. Per Stefano Quarena è evidente che «Al gestore non sta a cuore il bene pubblico, e lo vediamo già dal parcheggio che dovrebbe essere il biglietto da visita del Centro e invece d’inverno è un lago ghiacciato, mentre in primavera si trasforma in un acquitrino, e nulla è stato fatto per cambiare la situazione». E che dire della salubrità delle acque delle quali più volte si è parlato? «Se si utilizza l’impianto montato da un’azienda che è fallita poco dopo, ci sono ovvie difficoltà nel pensare che venga effettuata una manutenzione efficace dello stesso -ha incalzato Quarena -. Chi fornisce le parti di ricambio, chi garantisce che l’impianto funzioni correttamente? Certo, Ats è intervenuta, i valori chimici dell’acqua sono stati sistemati, ma non ne è uscita una bella immagine per un gestore che sulla salubrità delle acque delle sue piscine dovrebbe costruire la sua attrattività come Centro natatorio». L’assessore al Bilancio Roberto Pace ha precisato che «in base alla normativa dell’anno scorso sicuramente il Comune interverrà per sostenere economicamente l’attività sportiva, consentendo così anche la riapertura delle piscine. Tutta la gestione dei rapporti con “Franciacorta sport” è però supervisionata da un legale e da un referente per ogni Comune coinvolto». Questo perché per Pace «Se la normativa ci consente di aiutare le attività sportive che hanno sofferto a causa delle chiusure imposte dal Covid, ciò non significa che dobbiamo accogliere qualsiasi richiesta». L’ultimo motivo di forte rammarico per Quarena è stato il mancato accoglimento, da parte del sindaco Giovanni Coccoli, della proposta di costituire una Commissione consiliare per chiedere conto al gestore della sua operatività.
Mario Leombruno

Fonte: Bresciaoggi

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