Il Richiedei attende dalla Regione il via libera al piano industriale

Ingresso Fondazione Richiedei a Gussago

«Il destino del Richiedei nelle mani della Regione che è chiamata ad approvarne il piano industriale». Allarme rosso dalla Fondazione, che chiude il 2014 registrando una perdita in bilancio pari a 443mila euro e una situazione di indebitamento bancario, maturata nel corso degli anni, per 21 milioni di euro. Una situazione delicatissima, illustrata nel corso del Consiglio comunale gussaghese. Gli interventi previsti dal nuovo Cda? «Principalmente la trasformazione del Richiedei in un polo geriatrico territoriale – ha spiegato il presidente della Fondazione Richiedei, Carlo Bonometti, proprio davanti al Consiglio comunale -. Poi tra le azioni programmate ci sono l’ampliamento dell’attività Hospice a Gussago da 8 a 10 posti letto; l’eliminazione della attuale perdita del reparto Alcologia, che può contare su un budget pari a 800mila euro, fondi tali da permettere di allineare la propria capacità produttiva e di servizio alla reale remunerazione, migliorando il margine di gestione dell’attività tipica. Un progetto, questo, validato dalla “cabina di regia” – nominata appositamente dall’Asl per sostenere la Fondazione -, che attende il riscontro da parte della Regione. Altri due nodi da sbrogliare – prosegue Bonometti – sono poi la riformulazione del rapporto con l’Azienda Ospedaliera Mellino Mellini per eliminare l’eccessiva onerosità degli obblighi posti a carico della Richiedei, e il rapporto con gli Spedali Civili, di grande criticità in quanto il disimpegno da parte dell’Azienda Ospedaliera dai reparti di Geriatria e Riabilitazione Cardiologica è stato fissato per il prossimo 30 settembre».

Come ricordato ancora dal presidente della Fondazione Richiedei, «per far fronte a questo il Cda ha predisposto un piano, all’esame delle parti in causa, per mantenere nell’ambito di un “contenitore diverso” l’interazione tra la stessa Azienda ospedaliera e la Fondazione». La sfida è ardua ma il progetto messo in campo, in caso di via libera della Regione, potrebbe donare nuova vita alla Fondazione, ridandole un po’ di ossigeno. «Il nuovo Cda – ha concluso Bonometti – ha predisposto un piano industriale per il quadriennio 2015-2019, approvato dalla cabina di regia: si tratta di un progetto che prevede la realizzazione di un polo geriatrico territoriale a supporto dell’Ospedale, un piano che, se approvato dalla Regione Lombardia, metterebbe in sicurezza i conti e, contestualmente, il futuro della fondazione. Se non sarà approvato, ovviamente, si dovrà rivedere l’organizzazione del lavoro e fare nuove proposte che però dovranno passare tutte attraverso un drastico ridimensionamento della forza lavoro».

Tra conti problematici e il futuro «divorzio» dall’Ospedale Civile

Per quanto riguarda i conti della Richiedei, la perdita dell’esercizio, per il 2014, è pari a 443.790 euro, con 21.066.091 di ricavi di cui solo 15.312.000 da attività Istituzionale di ricovero e cura e per circa 4 milioni da rimborsi per affitto e servizi dati al civile di Brescia per la loro permanenza presso il Richiedei. Costi per 21.509.882 di cui circa 10.352.131 per costo del personale, 954.000 utenze ,1.598.255 beni e servizi, 5.540.570 per acquisto di servizi da terzi di cui 3.300.000 da due sole ditte e interessi passivi per 447.322, oltre ad altri oneri derivati da ammortamenti e da altri costi. L’indebitamento con le banche è di 21 milioni di euro su 15 milioni di fatturato primario. A breve cesserà la collaborazione col Civile di Brescia, con una perdita prevista nel 2016 di circa 2.400.000.
Federico Bernardelli Curuz

Fonte: Giornale di Brescia

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