Consiglio comunale aperto per discutere sulla situazione della Fondazione Richiedei? La risposta è no. La Giunta ha bocciato la richiesta, formulata tramite petizione con raccolta firme, avanzata dall’associazione Sinistra a Gussago. «La tematica “Richiedei” non è per niente semplice – ha dichiarato l’assessore Giovanni Coccoli, a nome del sindaco Marchina, in Consiglio comunale -, ma ricordo che il 3 luglio, c’è stata la relazione del presidente (Carlo Bonometti, ndr) che ha illustrato la situazione dell’Ente: il sindaco e la Giunta sono in stretto contatto con il Cda e la situazione è sotto controllo».
La petizione, chiedeva la convocazione di un’assemblea aperta, «perché preoccupati in special modo in riferimento alla situazione occupazionale della Fondazione – aveva spiegato Sinistra a Gussago -, innanzitutto a causa dei cinque licenziamenti. Successivamente, ci ha allarmato il tentativo, per il momento sospeso, di imporre ai dipendenti la disdetta unilaterale delle previsioni contrattuali attualmente vigenti al fine di sostituirle con trattamenti nettamente peggiorativi. Tutto ciò nel più assordante silenzio da parte dell’Amministrazione».
«Un Consiglio comunale aperto – ha risposto l’assessore Coccoli -, per noi, non ha modo di esistere, perché i temi trattati nella petizione riguardano più un ambito sindacale e riguardano il Cda del Richiedei, che è un consiglio autonomo. Nel rispetto delle persone che han firmato la petizione, abbiamo assolto alle richieste, e deciso che il Consiglio aperto non sia necessario».
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia