Il Consiglio comunale ha votato la prima tranche della fidejussione, ma la seconda rata è «sub iudice».
La Fondazione Richiedei ha ottenuto la fidejussione dal Comune di Gussago per il prestito di uno dei due milioni di euro chiesti alle banche, garantito anche dalla proprietà Taglietto, valutata 1,6 milioni di euro. Ieri, come previsto, il Consiglio comunale ha ratificato quanto si sarebbe dovuto avvallare una decina di giorni fa, quando la pratica si arenò per la mancanza di alcuni documenti. Nella questione Richiedei non tutto però fila liscio. Salvare la Fondazione guidata dal presidente Fausto Gardoni è il filo conduttore che ha unito maggioranza e opposizione, ma nell’assise comunale si è prospettata anche l’apertura di altri fronti. Ampia, da parte dell’opposizione, la richiesta di istituire una commissione di inchiesta che faccia luce sulla gestione della Fondazione.
Per quanto riguarda la fidejussione, il voto di ieri dà l’ok per la prima tranche di un milione di euro, ma rimanda la votazione per la seconda tranche che sarà assoggettata ad un percorso particolare: «La fidejussione per la seconda rata del prestito è subordinata all’istituzione di un gruppo di lavoro tecnico che certifichi lo stato di salute strutturale e prospettico della Richiedei e che tracci la possibilità di un percorso ideale che accompagni al risanamento – ha precisato il sindaco Bruno Marchina -. Il gruppo di lavoro dovrà essere subito attivo e in un paio di mesi iniziare a produrre i report che ci permettano di valutare la situazione».
L’approvazione della fidejussione ha trovato il voto contrario di Mara Rolfi (Movimento 5 Stelle), mentre si è astenuta l’ex sindaco leghista Lucia Lazzari. Voto favorevole del «civico» Damiano Ceretti che ha però sottolineato come «l’appoggio alla fidejussione sia da leggere come senso di responsabilità e sostegno ai lavoratori della Richiedei». Dichiarazione di astensione per Ilaria Marchina (Pdl), assente al momento del voto.
C.M.
Fonte: Bresciaoggi