Studenti e richiedenti asilo plasmano il paesaggio gussaghese attraverso interventi decorativi e simbolici. Ora le squadre dell’«affresco» sono impegnate al cimitero di Gussago e, successivamente, al vicino sottopasso della provinciale 19, che taglia il territorio, proprio nei pressi del camposanto. Un contrasto realmente irrisolto e complesso da affrontare. L’impatto del viadotto è molto forte per il conflitto visivo che si crea tra il ponte della tangenziale e il cimitero, che fu costruito – e ampliato, con un recente intervento – «fuori le mura» sul declivio che porta a Ronco. Un luogo che ha come sfondo la collina della Collina della Santissima, ma che viene ferito dal cemento della strada provinciale, sotto il quale si apre il sottopasso. Le immagini creeranno spazio e profondità, agendo proprio sui punti problematici, sotto il profilo paesistico.
«L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “S_cultura”, un percorso artistico e di riqualificazione urbana che coinvolge il Comune, gli studenti del liceo artistico Olivieri di Brescia e i richiedenti asilo della cooperativa Adl Zavidovici – spiega il sindaco, Giovanni Coccoli -. Al cimitero vengono utilizzati lessici paesistici ed elementi decorativi classici come colonne e volte, mentre i sottopassi, che in un certo senso sono le porte del paese, saranno decorati con raffigurazioni di elementi simbolici del nostro territorio, quali ad esempio la Santissima, la Pieve, San Rocco. I lavori sui sottopassi di Ronco e di Navezze – anticipa infine il sindaco – saranno realizzati a partire da settembre».
L’intervento di esordio nell’ambito del progetto è avvenuto alla cabina elettrica di via Peracchia, sulla quale è stato realizzato un dipinto ispirato al David di Michelangelo. Tre le cabine oggetto dell’intervento (la prima in prossimità della sala civica Togni, le altre due rispettivamente in via Richiedei e al Centro Padre Marcolini) sulle quali verranno dipinte celebri sculture. I lavori, che sono coordinati dal Comune, hanno previsto la discussione attorno ai soggetti proposti per gli interventi decorativi. Una volta ottenuto l’ok, intervengono le «squadre». I richiedenti asilo puliscono le aree e preparano il fondo per gli interventi pittorici, che sono svolti dai liceali della scuola bresciana.
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia