Nel ricordo dei nostri concittadini gussaghesi …non tornati a baita, continuiamo a raccontare, come facemmo – in 12 puntate. Da recentissimi studi, i Caduti Gussaghesi sarebbero, addirittura, in numero di 112 dichiarando in tal modo difettoso, lacunoso ogni precedente studio e calcolo.
Soldati gussaghesi della PRIMA GUERRA MONDIALE fatti prigionieri e condotti in campo di prigionia, nei vari campi austroungarici tra cui quello di MILOVICE (in tedesco MILOWITZ) – Alta Boemia; in Repubblica CECA. I prigionieri di questo campo non fecero ritorno in patria tra cui moltissimi degli imprigionati italiani, tra cui i nostri:
-CASTREZZATI Antonio (di Cesare e Cherubini Carolina), nato a Cellatica e residente a Gussago al momento della chiamata alle armi per la guerra;
-FOLETTI Giovanni (di Luigi e Cartella Rosa), nato a Gussago;
-VACCARI Luigi (di Giovanni e Angeli Maria), nato a Gussago;
-ZIZIOLI Giulio (di Paolo e Fedrigo Lucia), nato a Gussago.
Campo di prigionia a Milovice. Nel cimitero di MILOVICE- MILOWITZ vennero sepolti 5.170 soldati italiani, oltre a russi, serbi destinato inizialmente solo a questi ultimi. il 10 gennaio 1918 risulta che erano presenti ben 15.363 prigionieri italiani. Ho interpellato un mio parente che vive a 100 chilometri da Praga per vedere se potessimo avere qualche foto del cimitero-sacrario degli Italiani, della croce di ciascuno dei nostri gussaghesi ivi inumati. Milovice è situato a soli 30 km da Praga. Inizialmente il Campo di MILOWITZ (Milovice) in Alta Boemia venne “edificato” solo per prigionieri russi e serbi (nemmeno 500 in totale), poi – dopo la disfatta di Caporetto del 1917, con l’arretramento del fronte italiano di 150-180 km, sino alla barriera del Piave – fu necessario ampliarlo, pur rimanendo sempre angusto, inappropriato per l’arrivo dei prigionieri italiani catturati lungo l’esteso fronte abbandonato che, come detto, raggiunsero e superarono il numero di 15000 (quindicimila).
Quattro, almeno così si legge in pubblicazioni specialistiche, nostri concittadini non fecero ritorno al loro paese …morti in prigionia ed inumati a Milovice-Milowitz: Zizioli, il più “anziano”, era nato l’anno 1880 e morì a 38 anni d’età; Vaccari, nato nel 1889; Castrezzati, nato nel 1896 e Foletti un ”Ragazzo del 1899”. Qualcheduno li ricorda, da qualche anno, in forma sentita ed ufficiale ad ogni Autunno con una cerimonia solenne, ufficiale alla presenza degli Alpini della Sezione ANA di Belluno e della consorella di Conegliano (TV), coordinati dalle autorità consolari e dell’ambasciata d’Italia a Praga ed alla presenza delle autorità militari e civili cella Repubblica Ceca, con lo schieramento di un picchetto armato in rappresentanza della forze armate Ceche.
A cura di Achille Giovanni Piardi