Primo perno, Gussago. Poi tanti cerchi, in città e in provincia per coinvolgere l’Italia della cultura. Ambizioso obiettivo per il Rinascimento culturale, festival ideato con coraggio e qualità dal direttore artistico Alberto Albertini. Sedici appuntamenti – presentati, in città al Caffè della stampa, da Albertini stesso e da Fabio Piovanelli, direttore organizzativo – e grandi nomi del panorama culturale tra giugno e settembre. La prima parentesi della rassegna, dedicata alla poesia, si apre il 21 giugno con Luca Mosca, per l’incontro «Musica e poesia nei notturni di Chopin». Poi l’editore – poeta Alberto Casiraghi, il regista Silvio Soldini; Valerio Magrelli, Nicola Gardini e Carlo Fava e Nicola Crocetti. Un palcoscenico per la poesia a San Lorenzo di Gussago. Giovedì 29 giugno il noto psichiatra Umberto Galimberti a Capriolo, all’Auditorium Bcc Basso Sebino, per la conferenza «La bellezza». Stesso luogo stessa ora, l’indomani, per Gabriele Romagnoli.
A settembre il centro di gravità è la Grande Storia. Il 13, a Palazzolo sull’Oglio, nella Casa della Musica (via Vittorio Alfieri 7), Michela Lazzaroni e Stefania Guerra. Torna poi Umberto Galimberti. Sabato 16 settembre Aula Magna San Faustino dell’Università Statale, per la maratona con il giornalista, scrittore e blogger Antonio Pascale. Dalla Statale all’Università Cattolica, lunedì 18 settembre nell’Aula Magna di via Trieste una delle voci più amate e autorevoli della radio, Gabriella Caramore. Il testimone passa poi a Massimo Fini – 19 settembre, Chiostro San Faustino, Università Statale – A Villa Lechi, a Erbusco, Andrea Gamberini, professore dell’Università degli Studi di Milano, nonché consulente storico della fiction trasmessa lo scorso autunno da Raiuno “I Medici”. Gli appuntamenti di settembre con la grande storia, continuano alla Pieve di Erbusco con l’ungherese Gábor Klaniczay, professore universitario esperto mondiale di agiografia. Il 23 settembre al Teatro e il 24 alla Chiesa di Erbusco, il medievalista Alessandro Barbero. Chiude il ciclo il giornalista, scrittore e filosofo Marcello Veneziani, il 29 settembre con la conferenza in San Pietro in Lamosa, a Provaglio d’Iseo, «Alla luce del mito». Sempre entrate gratuite.
«Ad ogni edizione il pubblico cresce notevolmente – ha detto Alberto Albertini, durante la presentazione -. Dalla cultura si può ripartire, pensando di costruire, a nostro modo e per i nostri tempi, l’età aurea del Rinascimento, progettando davvero un Paese nuovo. E il piccolo segreto è fare rete con altre organizzazioni, con altre associazioni». Anche questo è il senso dell’ampliamento delle aree territoriali coperte dagli eventi. Aprirsi. Cercare di allargare il cerchio.
Federico Bernardelli Curuz
Un progetto ambizioso giunto ormai alla quarta edizione
Scrittore, giornalista, intellettuale, Alberto Albertini ama le sfide. Che non sono minime. Che non contano su sovvenzioni lucrose. Che si svolgono con un grande lavoro a favore del territorio e della cultura. Come dire: la parte più importante del nostro essere, che coltiviamo pochissimo. «Certo ci vuole un po’ di incoscienza – dice Albertini -. Abbiamo prodotto il numero zero nel 2014. Ci è piaciuto; al pubblico è piaciuto. Ce l’abbiamo fatta e ora presentiamo la quarta edizione che si svolge principalmente in Franciacorta, con qualche puntata in città». Un festival che coglie un punto fondamentale della crisi e del rilancio, proprio andando a superare le divisioni tra i due saperi e indicare che non esiste sviluppo se la tecnica non è diretta dal pensiero. Un bell’insegnamento. Un bel titolo. E non solo quello.
Fonte: Giornale di Brescia