È una delle piste ciclabili più suggestive della provincia, un itinerario di 30 chilometri amato dai bikers ma non solo. Ma la Brescia-Paratico da mesi deve fare i conti con il clima di austerità che l’ha resa monca. Al confine tra Gussago e Rodengo, la ciclabile è interrotta perchè il ponte di legno che consente di attraversare il Gandovere è stato sbarrato con alcune assi. Impossibile attraversare il manufatto, nessuna indicazione su percorsi alternativi. E così i tanti cicloturisti che la percorrono non riescono a raggiungere quell’autentico «gioiello» della Franciacorta che è l’Abbazia Olivetana, se non bypassando il ponte scendendo di sella e passando direttamente nell’alveo: un’impresa complicata quando il torrente non è proprio in «secca».
«Abbiamo consultato la Provincia sotto la cui egida ricade la pista ciclabile – spiega Silvio Parzanini, presidente del Circolo Legambiente Franciacorta -: ci hanno spiegato che sono a conoscenza del problema, ma che, a causa delle scarse disponibilità da parte dei Comuni, la sua sistemazione non rientra nelle priorità dei lavori». Secondo una stima, rifare il ponte in legno costerebbe circa 100 mila euro. «Noi riteniamo che non si possa rinviare ancora per molto l’intervento di ripristino del ponte – sottolinea Parzanini -, perché di fatto va ad interrompere una pista ciclabile molto utilizzata. I lavori vanno fatti in tempi brevi. Del resto, il ponte non deve essere necessariamente rifatto in legno, col rischio peraltro che ogni 7-8 anni ceda all’usura del tempo: lo si può sostituire con uno in ferro zincato, che garantirebbe una durata infinita, e ad un costo presumibilmente cinque volte inferiore. E a verniciarlo di verde o di marrone possiamo pensarci noi…», conclude Parzanini.
C.REB.
Fonte: Bresciaoggi