Nel presepio delle illusioni prospetti che scompaiono le offerte. Nessuna magia, bensì l’opera di ladri che, lunedì sera, si sono introdotti nell’oratorio di San Zenone e hanno svuotato la cassetta delle offerte non prima di aver danneggiato gravemente l’allestimento realizzato dal gruppo dei Maringù del presepio di Ronco. I malviventi si sono introdotti durante le ore serali, passando probabilmente dal cancello sul retro dell’oratorio, in prossimità del campo da bocce. Sono dunque penetrati nel cortile dell’antica casa parrocchiale e hanno raggiunto il presepe, conosciuto in tutta la provincia per la suggestione delle atmosfere e per i raffinati giochi di luci e di specchi, che creano effetti prospettici. Un lavoro certosino, durato mesi e danneggiato gravemente dai vandali che non si sono accontentati evidentemente del denaro presente nel contenitore delle offerte.
Le statue a grandezza naturale della Natività, poste a proscenio dell’intera installazione, sono state ribaltate. Le decorazioni in polistirolo sono state strappate e lanciate nel mezzo del presepe. Le statuine e il muschio sono stati gettati a terra. Molto danneggiato anche il tunnel che conduce all’interno dell’installazione artistica, mentre l’oratorio, così come la cabina che custodisce il «cervello» della creazione, gli impianti elettrici e le strumentazioni informatiche, non hanno subito danneggiamenti o razzie. Ma è il lavoro pregevole realizzato dai Maringù del presepio di Ronco a necessitare di notevoli interventi di recupero e restauro. Spiega Luca, uno degli artisti: «Siamo arrivati lunedì sera all’oratorio e siamo rimasti scioccati». Incalcolabili, spiegano i Maringù, le ore necessarie alla realizzazione – tempo «rubato» ai momenti di pausa dal lavoro -, così come incalcolabile è il danno al morale di una squadra affiatata, che si è rimboccata le maniche e che ha già ripristinato il presepe, aperto fino al 14 gennaio. «Noi Maringù – proseguono gli artisti -, così come il parroco don Cesare, siamo sconcertati». Sul posto sono intervenuti i Carabinieri che hanno eseguito i rilievi di rito e hanno avviato le indagini.
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia