Milioni di euro sottoterra: a marzo via agli abbreviati

Euro sequestrati

Il pm ha respinto la sua richiesta di patteggiamento e così ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato che prevede uno sconto di un terzo della pena. Giuliano Rossini, il 46enne bresciano ritenuto il vertice di una organizzazione criminale in grado di produrre fatture false per mezzo miliardo di euro (oltre 90 i milioni di euro evasi in questo modo), comparirà il prossimo otto marzo davanti al gup Christian Colombo. Come lui hanno scelto la strada del rito abbreviato anche la moglie, Silvia Fornari, il figlio Emanuele e la cognata Marta Fornari.

Quel giorno in aula compariranno anche chi, tra gli altri 10 indagati per cui la procura ha chiesto il giudizio immediato, ha scelto di patteggiare incontrando il parere favorevole del magistrato titolare dell’inchiesta (una settantina gli indagati) che lo scorso settembre ha visto l’esecuzione di 27 misure cautelari. Nel corso delle indagini di carabinieri e Finanza, gli inquirenti sono riusciti a recuperare 15 milioni di euro in contanti occultati, tra l’altro, nel giardino di una abitazione riconducibile al 46enne di Gussago.

Fonte: Bresciaoggi

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