Sarà la fame sempre più lunga, chi lo sa, ma il furto di 70 porzioni di spiedo, ancora da cuocere e infilato nelle spade, all’oratorio San Filippo Neri di Gussago, ricorda certi fatti criminosi del dopoguerra, quando la fame era uno spettro minaccioso e opprimente. «Ci avete rubato lo spiedo. Abbiate almeno la dignità di riportarci le bacchette!». Così recita la scritta appesa fuori dall’oratorio, proprio sotto ai cartelli che invitavano alla partecipazione, domenica scorsa, al Torneo di calcio Gso di Gussago, che offriva l’opportunità di pranzare con lo spiedo, su prenotazione.
Nella notte tra sabato e domenica questi ladri letteralmente famelici, sono riusciti ad introdursi, forse scavalcando le inferriate del cortile, nella proprietà parrocchiale di via don Mingotti. Qui erano state preparate, con attenzione e pazienza certosina, poche ore prima, le aste per lo spiedo, costine e lombi pronti per essere messi a lenta e cadenzata cottura alla brace, alle prime ore dell’alba. Tutto si potevano aspettare, i volontari dell’oratorio addetti allo spiedo, tranne che il furto della carne, peraltro ancora da cuocere. Un gesto che lascia l’amaro in bocca e che è, forse, specchio di una società sempre più allo sbando. È questa la chiave di lettura anche dei ragazzi dell’oratorio. «Fortunatamente avevamo preparato delle porzioni di scorta – hanno spiegato i volontari – e questo gesto vile non ha permesso di rovinarci la giornata di festa organizzata in occasione del torneo di calcio. Siamo infatti riusciti ad ogni modo a rispondere alle esigenze della gente e abbiamo servito lo spiedo. Certo che quanto accaduto lascia senza parole». Ora si cerca almeno di recuperare gli spiedi di acciaio, portati via dai malfattori, insieme alle costine e ai lombi di maiale. Ecco il motivo della scritta comparsa sulle pareti dell’oratorio. Si spera nel buonsenso dei ladri, i quali, predata e gustata la leccornia, abbiano almeno il riguardo di riportare le aste alla Parrocchia.
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia