Nei giorni scorsi abbiamo salutato Giuseppe Pietta durante la messa celebrata dal nostro parroco don Renato Musatti che ha ricordato la sua figura di persona generosa e disponibile che si è spesa per la nostra comunità.
Una persona molto conosciuta in paese per la sua attività imprenditoriale e per il suo impegno nell’ambito parrocchiale: come membro del Consiglio Pastorale, del Consiglio di Oratorio e poi nella Fabbriceria parrocchiale incontrando nel tempo l’avvicendarsi di vari sacerdoti tra parroci e curati. Una persona saggia nei consigli sia per la comunità che per la sua azienda e non disdegnava mettersi in gioco a livello pratico come nei primi campi Emmaus.
Una persona semplice e affabile che si identificava anche nella sua provenienza dal mondo scout al quale partecipò da giovane ai primi passi dall’ASCI Associazione Scoutistica Cattolica Italiana fondata a Gussago dal mitico Gepe Betù al quale rimase molto legato. Dell’esperienza scout Giuseppe scriveva: “Ricordo quanto si gustava il sapore dell’avventura nei boschi dei campi estivi, delle cordate sui ghiacciai dell’Adamello dopo aver lottato per giorni con un padre preoccupato più per le scarpe che si sarebbero rovinate che della gioia e profondità di certe esperienze.”
Con questo spirito da pioniere iniziò dal nulla la sua attività imprenditoriale lavorando in officina e frequentando gli studi serali di meccanica. Ha costruito negli anni un’azienda affermata con più di cinquanta operai con i quali instaurava un rapporto personale anche mettendosi al loro fianco in officina. Era il primo ad arrivare sul lavoro e l’ultimo ad andarsene. Da anziano non rinunciava mai al suo giro giornaliero in azienda a vedere e conoscere i nuovi operai.
Alla celebrazione del funerale, in una chiesa gremita, erano presenti tutti gli operai in segno di riconoscenza e di affetto per il loro titolare “vecchio stampo” e ben voluto. Ha trascorso l’ultimo periodo di sofferenza accompagnato con cura e dedizione dai familiari cui va il nostro caloroso abbraccio.
Grazie Giuseppe per la tua testimonianza al servizio della comunità hai reso “il mondo un po’ migliore”.
A cura di Giancarlo Marchina