Santella della Madonna al bivio campestre sulla strada per “i Gussarini”

Santella della Madonna "Gussarini"
“Santella” della Madonna ai “Gussarini”

Dalla relazione del 3 giugno 2010 del parroco di Civine, don Angelo Gozio, ai fedeli:
la sera dello scorso mercoledì 26 maggio innanzi la “Santella” della Madonna, in attesa di avviare la recita del Santo Rosario avviandoci verso la località Gussarini per la S. Messa, alcuni di Voi, fedeli parrocchiani, chiesero notizie riguardo l’epoca di costruzione di detta “Santella”, il tipo di effige una volta ivi rappresentata, quella esistente, secondo la memoria collettiva, per tutta la seconda metà del secolo XX ed il suo recentissimo rifacimento sia come struttura muraria quanto all’affresco raffigurante la Madonna: Vergine Maria Immacolata Concezione. Al momento, prima si ascoltarono le notizie che Voi più anziani coglievate dalla memoria e dalla tradizione, poi qualcosa fu detto da me al riguardo storico unitamente alla evidente necessità di provvedere alla eliminazione dell’umidità che ascende dalle fondamenta soggette al naturale stillicidio delle acque che in quel preciso punto si accumulano, provenienti dai sovrastanti terreni e sedi stradali convergenti. Umidità per la quale si vedrà come provvedere a breve. Poi qualcosa fu udito dalle parole di chi, nel periodo 2003/2004, ebbe l’autorizzazione a porre mano all’Archivio storico della nostra Parrocchia. Oggi cerchiamo di essere più chiari e precisi, come possibile.

Secondo la tradizione…. il manufatto fu eretto nell’Ottocento [(sec.XIX), forse fine 700)], il che sta a significare che la presenza della “Santella” segna il nostro passo e ci accompagna da più di 210 anni. La motivazione si farebbe risalire… al passaggio di Carlo Borromeo, Cardinale Arcivescovo metropolita di Milano in visita pastorale nel bresciano per incarico papale, cavalcando un bianco cavallo. La storia afferma che S. Carlo stette nel bresciano, compiendo la visita apostolica, dal mese di Febbraio all’estate inoltrata del 1580 (Agosto), lasciando la Val Trompia dal Colle di San Zeno (sopra Pezzaze) per la Val Camonica (via Val Palot – Fraine – Pisogne) al fine di poter recarsi, via Edolo – Passo Aprica – Tresenda, in Svizzera – Ticino, Diocesi di Milano. Il Borromeo non salì a Civine, ma ci venne il suo Convisitatore apostolico Don Antonelli (seu Antonini); tuttavia S. Carlo impartì ferree disposizioni per Civine, tra cui quella di erigere a Parrocchia la Rettoria di San Girolamo, cosa che avvenne esattamente quarant’anni dopo. Su quest’ultimo avvenimento torneremo il prossimo 5 settembre.

La soma vescovile, il leggendario cavallo bianco, ad un certo punto e proprio in prossimità della nota ed antica cascina dei Gussarini non volle più procedere essendo stanco e stremato per il caldo. Per necessità cominciò a raspare freneticamente a terra, forte dello zoccolo ferrato delle sue zampe, sino ad ottenere che dal terreno… scaturisse acqua; fonte che poi, tutti ricordano, continuò a zampillare… nel vecchio e abbandonato acquedotto dell’acqua di S. Carlo, posto frontalmente alla citata “Santella”, …eretta a ricordo dell’eccezionale passaggio… miracoloso. Certo è che tradizionalmente in montagna, soprattutto nei punti di convergenza dei sentieri e delle capezzagne campestri, si costruissero manufatti inneggianti alla protezione divina dei viandanti per intercessione dei santi più amati e più vicini alle tradizioni del luogo. Come sarebbe… accaduto qui, nei pressi dei Gussarini.

In realtà la santella è una costruzione non dell’epoca di S. Carlo in origine, però, l’affresco rappresentava San Carlo Borromeo accanto alla Madonna, diversa dall’attuale, ed ad un San Rocco. Così fu sino agli anni cinquanta del Novecento quando venne rifatto l’affresco, poiché del tutto deteriorato. Rifacimento operato decorandovi, solamente, la Madonna Immacolata, (…poggiata sulla luna ed il serpente sotto i piedi). L’affresco della Vergine Maria venne “recuperato nei contorni” e nuovamente affrescato nel periodo 2001-2002, durante il parrocchiato di Don Roberto Sottini.

Per questa relazione ci siamo avvalsi, in parte, del lavoro di Vittorio Nichilo “Civine di Gussago – Tra storia e memoria”, pubblicato il mese di maggio 2003 a cura della Fondazione Civiltà Bresciana.

A cura di Achille Giovanni Piardi
Fotografia: Archivio storico Parrocchia “San Girolamo” in Civine

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