Saranno tre tombe del primo medioevo, scoperte durante i lavori di restauro della chiesa della Santissima sul colle Barbisone, a riscrivere la storia di Gussago e dintorni? Quando il pavimento della chiesa è stato rimosso, sono riemerse le tre tombe altomedioevali, che testimoniano l’importanza millenaria del luogo di culto. Lo scavo ha raggiunto la roccia viva, dove sono stati notati dei fori probabilmente ancora più antichi.
La prima testimonianza dell’esistenza di una rustica chiesa di campagna sul monte Barbisone si trova in un’indulgenza che risale a Papa Pio II, nel 1460. Questi nuovi ritrovamenti – ancora tutti da studiare – consentiranno probabilmente agli archeologi di retrodatare di alcune centinaia d’anni l’insediamento religioso rurale della Santissima, cambiando l’analisi storica del circondario. E’ stato effettuato anche un rilievo laser scanner per avere una mappa dettagliata.
Nel frattempo – conclusa la pausa estiva – proseguiranno i lavori di restauro all’interno e all’esterno della chiesa, che daranno nuova luce alla struttura e agli affreschi, alcuni dei quali sono stati riscoperti recentemente. Sono già stati predisposti nuovi scarichi per le gronde dei tetti in modo da raccogliere l’acqua piovana, che sarà convogliata nel vecchio pozzo e nella vasca sotto l’edificio dell’ex convento, che sarà poi utilizzata per l’irrigazione.
Fonte: quibrescia.it