
La gioia di condividere il fare e il saper fare, di mettere in circolo l’arte della manualità. Tra sabato e domenica scorsi, nella base scout di Piazzole di Gussago, 175 ragazzi tra i 13 e i 16 anni, divisi in cinquanta squadriglie, hanno ricevuto il «Guidoncino verde». Si tratta di un triangolo di stoffa da issare sull’«alepstog», il bastone che ogni capo squadriglia porta come simbolo del gruppo, ed è il premio per il lavoro svolto durante l’anno.
L’appuntamento chiude in bellezza la stagione e si propone al contempo come preziosa occasione per mettere in condivisione le competenze acquisite. In questo senso, le «specialità» consegnate sono state cinquanta. Riconoscimenti per capacità acquisite in ambiti diversi, dal pronto soccorso all’alpinismo, dall’educazione civica alla nautica. Il senso del lavoro di un anno e dei riconoscimenti è tornato nelle parole di don Alessandro Camadini, assistente regionale dell’Agesci (Associazione guide e scouts cattolici italiani). «Le vostre competenze acquisite – ha affermato durante l’omelia della Messa-, le vostre imprese sono uno scampolo di Paradiso in terra. Così si valorizzano in modo proficuo tutti i talenti che sono donati a ciascuno per il bene comune. Paradiso è vita buona, vita bella, vita gioiosa. l’attività scout fa fare esperienza di vita bella, buona e gioiosa, e permette di trasmettere la passione per uno stile di vita al servizio del bene comune».
Fonte: Giornale di Brescia