Risparmio energetico, giusta aerazione, serramenti automatici e tinteggiatura. Così il Comune di Gussago consegnerà ai ragazzi e agli insegnanti della scuola della scuola media Venturelli – un edificio storico, cresciuto nel tempo – la palestra, che non era più in linea con le esigenze dei tempi, in attesa dello studio sulla vulnerabilità antisismica, previsto entro fine anno.
Il sindaco Coccoli ha annunciato la fine dei lavori, che si sono svolti tenendo conto di due esigenze che da opposte dovevano divenire complementari: la gestione contenuta del calore e il ricambio dell’aria. L’isolamento con pannelli permetterà infatti non solo un risparmio energetico, ma accoglierà i ragazzi in un ambiente nel quale sarà più facile mantenere valori atmosferici salutari per l’attività fisica. Il contenimento della dispersione di calore e la maggiore rapidità dei tempi di riscaldamento sono garantiti dal cappotto che la palestra «indosserà», mentre l’aria pura sarà garantita dall’apertura oculata e composita dei serramenti. «I serramenti sono stati tutti sostituiti – spiega il sindaco Giovanni Coccoli -. A poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico la palestra della scuola media si è fatta più bella. Oltre ai lavori interni, bisogna segnalare l’intera ritinteggiatura dell’edificio».
Si tratta di uno degli interventi di maggior rilievo, quello da poco conclusosi alle scuole di via Larga (per un costo di circa 118mila euro), inserito all’interno del più ampio progetto di rinnovamento delle strutture scolastiche del territorio per il quale il Comune ha investito, in totale, circa 205mila euro e che ha previsto, nei mesi scorsi, lavori a macchia di leopardo anche nelle altre scuole dell’Istituto comprensivo. «Il prossimo intervento sull’edificio della scuola media – annuncia il primo cittadino – riguarderà lo studio di vulnerabilità sismica, in modo da capire il livello di rischio, qualora ci fosse, e così da prevedere successivamente un eventuale progetto per la messa in sicurezza della struttura».
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia