Dal 22 al 28 giugno 2015, alcuni Comuni della provincia ospiteranno la seconda edizione del Festival “Rinascimento culturale”.
L’auspicio è l’approdo a un nuovo Rinascimento italiano, un’idea di futuro diverso e migliore. La filosofia della seconda edizione di «Rinascimento culturale», il festival ideato e diretto da Alberto Albertini, con la direzione organizzativa di Fabio Piovanelli, è contenuta nel titolo scelto dagli organizzatori. Che dal 22 al 28 giugno, nei Comuni di Gussago, Erbusco, Iseo e Chiari (che supportano l’iniziativa) proporrà nuove visioni e idee «per arricchire lo spirito e migliorare la vita».
Saranno diciannove i relatori che nei sette giorni della rassegna, parleranno di musica, arte, letteratura, filosofia, giornalismo, medicina, storia, scienza, spiritualità. «Giornalisti, scienziati, scrittori, storici, medici, filosofi, docenti universitari, si alterneranno – spiega Albertini -, per aiutarci a immaginare come si può costruire un Paese migliore». Si inizia lunedì 22 giugno, alle 20:30 in piazza San Lorenzo, a Gussago, con Gabriele Romagnoli, già inviato per La Stampa, che attualmente cura una rubrica su Vanity Fair, con il nom de plume «Capitano solo». Dopo Romagnoli, che parlerà di «Mondovisioni: alla ricerca dell’uomo nuovo», sempre lunedì 22 giugno, Giuseppe Remuzzi, medico specializzato in ematologia e nefrologia approfondirà il tema, «Medicina di domani, etica di ieri». Il binomio Andrea Canova, che insegna Letteratura italiana alla Cattolica di Brescia e Massimo Locatelli, docente di Filmologia nello stesso ateneo, sarà protagonista martedì 23 giugno, nel Salone Marchettiano di Chiari. Gilberto Corbellini, filosofo e studioso di bioetica, completerà il parterre degli ospiti della serata, ragionando di neuroscienze e neuroetica. Storico di fama internazionale, mercoledì 24 giugno, nella Pieve di via Castello, a Erbusco, Alessandro Barbero entrerà nelle pieghe della storia e di come nascono le guerre. Ultima allieva di Hans Georg Gadamer, Donatella Di Cesare, il 25 giugno, al Castello Oldofredi di Iseo parlerà de «I quaderni di Heidegger» e dopo il suo intervento, toccherà allo storico Alberto Melloni, riflettere sull’amore senza fine e senza fini.
Altro nome di spicco del giornalismo è Antonio Padellaro, che oggi presiede l’Editoriale de Il Fatto Quotidiano: il 26 giugno, nella chiesa di San Lorenzo a Gussago, parlerà di come è cambiato il giornalismo italiano. A seguire, Giovanni Bignami, già presidente dell’Agenzia spaziale italiana. Paolo Di Stefano, già responsabile delle pagine culturali del Corriere della Sera, sarà ospite sempre a Gussago, nella chiesa di San Lorenzo, il 27 giugno, assieme a Maria Pia Ammirati, che dirige Rai Teche. A suggellare la rassegna, il 28 giugno, sempre nella chiesa gussaghese di San Lorenzo, ma dalle 18, saranno Massimo Campanini, orientalista, Antonio Calabrò, giornalista esaggista, e Giuseppe Lupo, docente di Letteratura italiana contemporanea alla Cattolica di Milano e di Brescia, e scrittore e Maria Pia Veladiano, scrittrice, con lo psichiatra Eugenio Borgna.
Paola Gregorio
Fonte: Giornale di Brescia