«C’è una premessa che va fatta» mette le mani avanti il sindaco di Gussago Giovanni Coccoli sul dibattito relativo alla piscina che da mesi anima la vita politica locale: «Noi siamo veramente soddisfatti della scelta fatta nei primi anni 2000 da Gussago Insieme, lista che io oggi rappresento come sindaco. A quel tempo l’Amministrazione gussaghese in quota maggioritaria, e quella di Castegnato, firmarono con il privato Franciacorta Sport un project financing molto vantaggioso per le due municipalità, tanto che possiamo dire che alla scadenza dei 30 anni della convenzione i due Comuni disporranno di un impianto natatorio posizionato in un’area pregevole a costo zero». Fin qui tutto liscio, di più visto che «i dati dimostrano l’alto gradimento e la costante fruizione delle piscine del Centro tanto per il nuoto libero che per quello più sportivo da parte dei residenti nei due Comuni e non solo. Ma a fronte di questi aspetti decisamente positivi non possiamo tacere che esistono anche delle criticità per lo più legate a gestione e manutenzione».
Nel consiglio comunale di maggio, il capogruppo d’opposizione Stefano Quarena aveva espresso alcune preoccupazioni sulla conduzione e sui conti del centro natatorio «Le gocce». Ad alimentare il malcontento c’era la richiesta avanzata dal gestore privato di ottenere un duplice contributo, il primo finalizzato a favorire la migliore ripresa delle attività sportive dopo la forzata e lunga chiusura dell’impianto imposta dalla lotta alla pandemia, il secondo per riequilibrare il conto economico finanziario. Il sindaco aveva risposto che mentre il ristoro per la ripartenza sarebbe stato concesso (molto probabilmente entro il mese di giugno), la seconda richiesta era allo studio di due consulenti e un legale in quanto lo sbilanciamento dei conti esiste dall’avvio del rapporto gestionale. Come confermato in altra occasione da Paolo Carbone, rappresentante di Franciacorta Sport, sul bilancio gravano da sempre extracosti pari a un milione e 200mila euro, spese in più che il gestore ha dovuto sostenere a causa del necessario adeguamento alle leggi sulla sicurezza antisismica e sul risparmio energetico approvate però successivamente alla firma del bando della convenzione, mentre l’impianto era ancora in costruzione. In attesa che i consulenti si esprimano in merito al secondo contributo, per il sindaco Coccoli una cosa è certa: «Teniamo molto alla piscina e quindi volentieri aiuteremo il gestore nella ripartenza e in eventuali altre future necessità, ma da lui ci aspettiamo che adempia con sollecita precisione alle manutenzioni ordinarie e straordinarie, che monitori costantemente e con grande accuratezza i valori chimici dell’acqua intervenendo tempestivamente nel loro ripristino in caso di superi, e che sistemi una volta per tutte e in modo adeguato il parcheggio».
Mario Leombruno
Fonte: Bresciaoggi