Si è spento Innocente Garatti, la “voce” delle corse

Innocente Garatti

Il suo impianto rimarrà muto per sempre dopo avere rallegrato le zone partenze e arrivi delle corse ciclistiche per oltre mezzo secolo: all’età di 81 anni è scomparso dopo lunga malattia Innocente Garatti, bresciano del quartiere 1° maggio da pochi giorni trasferitosi a Gussago. «Cente» come lo chiamavano affettuosamente familiari e amici, se n’è andato dopo avere cercato di domare il male che l’ha perseguitato negli ultimi due anni: un paio di interventi non sono bastati per ridargli la salute che l’aveva sempre sostenuto in precedenza. Il movimento ciclistico bresciano perde con lui un punto di riferimento importante, perché nel corso della sua vita almeno una volta ha allestito il service radio a tutte le corse della nostra provincia: da quelle dei giovanissimi a quelle più prestigiose nazionali e internazionali, in linea o a tappe. Autodidatta, ha coltivato la passione per l’elettronica fin da quando era ragazzo, riuscendo a realizzare autentici gioielli originalissimi che l’hanno accompagnato nella sua lunga attività. Per orchestrare al meglio il servizio radio alle corse ha inventato degli apparecchi con spese modeste, facendo affidamento sulla sua grande conoscenza della materia. Un autentico mago dell’elettronica insomma e non per caso ha fondato anche il Cb Leonessa, uno dei club più affermati nel settore dei radio amatori. Per non farsi mancare nulla è stato a lungo anche giudice di gara di ciclismo, sport apprezzato di cui conosceva ogni sua sfaccettatura. Un’autentica bibbia, spesso ci si rivolgeva a lui per sapere o capire quello che accadeva nelle varie società. Onesto e modesto, sapeva conservare le confidenze di corridori, dirigenti e tecnici, come pochi altri al mondo. Uomo tutto d’un pezzo è stato a lungo tra i soci della protezione civile, con la quale si è impegnato in prima persona in numerose calamità nel nostro Paese: dal Belice all’Irpinia, dal Friuli all’Emilia Romagna. Lui e non altri riusciva a mantenere i contatti con le squadre di soccorso grazie alla sua attrezzatura elettronica. Nonostante la malattia ha anche partecipato ad una edizione del Progetto Ortensia, dove pazienti e affermati professionisti quali sono Luisa e Emanuele Petromer, insieme a Elisa Magrinello, camminavano nei parchi o nel centro città alla ricerca del bello e dell’amicizia. Davvero un uomo a tutto tondo, che mancherà moltissimo alla moglie Anna, ai figli Massimiliano e Raffaella e i nipoti Nicola e Simone. Quando l’abbiamo incontrato l’ultima volta in clinica ci ha confidato di essere in pensiero proprio per loro. Senza di lui anche il ciclismo bresciano si sentirà un po’ più solo. I funerali si terranno domani alle ore 10:30 alla parrocchiale Santa Maria Assunta di Gussago con partenza in auto dall’abitazione in via Sovernighe 26.
A.MASS.

Fonte: Bresciaoggi

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