Spiedo bresciano: la Regione avvia l’iter per la legge

Lo spiedo De.Co. di Gussago, il vero protagonista del Gran Galà dello spiedo.

«Tuteliamo un patrimonio gastronomico e culturale dei nostri territori». Così Barbara Mazzali di FdI ha spiegato il senso della proposta di legge per la «Valorizzazione della cultura e della tradizione lombarda dello spiedo bresciano di altri preparati a base di selvaggina» sostenuto dal bresciano Floriano Massardi (Lega) che è allo studio della Commissione Attività Produttive di Regione Lombardia. La Commissione, guidata da Gianmarco Senna (Lega), ieri pomeriggio ha ascoltato in audizione il presidente della Lombardia Orientale della Fiepet Confesercenti Emilio Zanola, il vice presidente di Confartigianato Brescia Bruno Bettinsoli, il vice presidente di FIPE Confcommercio Brescia Francesca Portieri, il presidente della Federazione Italiana Cuochi Carlo Bresciani, i sindaci dei Comuni bresciani di Serle (Giovita Sorsoli) e Gussago (Giovanni Coccoli) che hanno ottenuto la certificazione De.Co. (Denominazione Comunale) per il loro spiedo.

«Le normative vietano la vendita di parti di avifauna cacciabile per fini commerciali, ma non il consumo – ha spiegato Mazzali -. In questo modo mettono a rischio una tradizione millenaria e profondamente radicata negli ambienti rurali bresciani e delle altre province lombarde. Lo spiedo è uno dei simboli culinari della tradizione, un piatto che rappresenta un pezzo importante della nostra identità e della storia delle nostre famiglie. Con questo provvedimento andiamo a normare la cessione a titolo gratuito, debitamente monitorata con apposita modulistica, da parte dei cacciatori ai consumatori finali di selvaggina piccola proveniente da attività venatoria consentita. Ciò permetterà di riportare nelle sagre e nei ristoranti lo spiedo bresciano».

Fonte: Bresciaoggi

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