È senz’ombra di dubbio un monarca dall’indole democratica lo spiedo de. co. di Gussago. Il re indiscusso dei piatti del territorio, infatti, apre la propria corte a tutti con una proposta imperdibile: menù al prezzo calmierato di 25 euro – a base ovviamente di spiedo – tutti i giovedì, da giovedì 22 settembre all’8 dicembre 2016, nei dodici ristoranti che hanno aderito all’iniziativa. Torna così, per il settimo anno consecutivo, «Lo spiedo scoppiettando», rassegna enogastronomica organizzata dal Comune di Gussago e dall’associazione Ristoranti di Gussago Franciacorta.
«Per la settima volta si alza il sipario sulla rassegna-evento che celebra lo spiedo, con garanzia di marchio de. co., sapientemente preparato dai nostri ristoratori. Le migliori etichette dei vini provenienti dalle ridenti colline e grappe di antiche distillerie accompagnano e completano il sapore del piatto» spiega Giovanni Coccoli, assessore al commercio, alle attività produttive e promozione del territorio. Numerose sono le attività del territorio ad essere coinvolte, proponendo un ampio ventaglio enogastronomico in grado di inebriare e di esaltare l’esperienza sensoriale: «L’Amministrazione comunale è orgogliosa di sostenere, rappresentare e valorizzare un’iniziativa così importante che si avvale del coinvolgimento dell’Associazione ristoranti di Gussago Franciacorta e di altre realtà economiche operative nel territorio, quali cantine, distillerie e numerose altre attività artigianali, agricole e commerciali, spina dorsale dell’economia del paese», conclude l’assessore.
Lo spiedo sarà ancora privo degli uccellini, ma la maestria degli esperti ristoratori ha permesso di sopperire alla grave mancanza, che deriva da un divieto imposto da recenti normative. «Nello spiedo che proponiamo – assicurano gli chef gussaghesi – non verrà meno il prelibato sapore del piatto che per noi è sinonimo più prossimo di amore, passione e tradizione che si tramanda di generazione in generazione». Le braci crepitano, le spade, cariche di succulenti lombi, ruotano al ritmo cadenzato del ricordo; l’aroma indistinguibile della tradizione sta per diffondersi le strade del paese. Protetto dal suo «castello» della Santissima e custodito dalla memoria dei maestri ristoratori, il re diffonde il suo verbo. Lo spiedo, a Gussago, vale una corona.
Un menù, 12 ristoranti e un ventaglio di sapori
Il menù degustazione, a 25 euro, proposto dalla rassegna enogastronomica «Lo spiedo scoppiettando» prevede un entrè e a base di minestra sporca, cui farà seguito il piatto principale, lo spiedo di Gussago de. co., accompagnato da polenta e da patate al forno. Durante il pasto saranno serviti dei vini di accompagnamento, quali: Cellatica Superiore doc e Curtefranca rosso doc (a cura di: Azienda agricola Le Cantorìe, cantine Manessi, Azienda vitivinicola Castello di Gussago La Santissima, cooperativa vitivinicola Cellatica Gussago). Si conclude con caffè e con le rinomate grappe di Gussago (Peroni Maddalena, Frassine e Franciacorta S.p.a.). Sono in tutto dodici i ristoranti in cui è valida l’offerta, proposta tutti i giovedì dal 22 settembre all’8 dicembre.
In particolare, lo spiedo sarà servito alla Trattoria Canalino, Trattoria Caricatore, Trattoria Campagnola, Trattoria Nuovo Rustichello, Antica Trattoria Piè del Dos, Osteria Dell’Angelo, Osteria Santissima, Trattoria Cascina Bombaglio, Trattoria Da Pina, Trattoria Magher, Ristorante La Stacca, Agriturismo Da Mario e Rosa.
Marchio De. Co. sinonimo di bontà e genuinità
Lo spiedo, a Gussago, è rigorosamente De. Co. Ma cosa vuol dire esattamente e cosa comporta questa particolare sigla? De. Co. sta per «Denominazione Comunale», un marchio, regolamentato dalla legislazione, che certifica la qualità, la provenienza e la produzione di un determinato prodotto e ideato allo scopo di tutelare e promuovere i prodotti che per cultura, tradizione e storia appartengono ad un territorio. Lo spiedo a Gussago, per essere definito De. Co. deve rispondere, così, ad un rigido disciplinare. Coppa, lonza, costine… e gli uccellini – che però nonpossono più rientrare nella preparazione tradizionale a causa del divieto di commercio degli uccellini, impedendone così l’uso ai ristoratori -: questa la sequenza che definisce lo spiedo preparato come tradizione tramanda, quello che viene gustato da migliaia di persone.
Il marchio De. Co. contraddistingue, dal 2014, anche la Grappa gussaghese, originata dalle vinacce provenienti esclusivamente dai vitigni del comune di Gussago. Garanzia questa, spiegano gli esperti, di un prodotto di eccellenza, da veri intenditori.
Fonte: Giornale di Brescia