C’erano tempi in cui, raccontano alcuni canuti ristoratori gussaghesi, lo spiedo permetteva letteralmente di salvare la stagione. Tempi che sembrano essere tornati quest’anno. Negli esercizi del paese si registra infatti, soprattutto il giovedì e la domenica, un boom di prenotazioni: è in forte aumento la richiesta del piatto tipico. Tanti anche i «forestieri», un fenomeno in continua crescita, inversamente proporzionale alla discesa della colonnina del mercurio. Con l’aumentare della rigidità delle temperature sembra infatti crescere la richiesta di spiedo e la frequentazione dei locali da parte di bresciani e non solo. Ciò, però, non basta a giustificare la tendenza fortemente in rialzo di questi mesi. Le persone sembrano aver ritrovato quell’amore verso il piatto totemico della tradizione bresciana. Un amore, forse, tradito dalla normativa che ha vietato, dal 2014, il commercio degli uccellini utilizzati, fin dalle origini, per la preparazione del succulento piatto. Oggi il cuore gastronomico bresciano è tornato a pulsare con forza. Merito, questo, del sapiente lavoro di valorizzazione del piatto tipico, reso ancor più appetibile dalla rassegna «Lo spiedo scoppiettando», che propone, tutti i giovedì fino all’8 dicembre, un menù degustazione a 25 euro nei ristoranti convenzionati.
Proprio il giovedì si registrano sul territorio i dati più confortanti. In gran parte dei 12 esercizi che aderiscono all’iniziativa dell’associazione Ristoranti Gussago Franciacorta in questa giornata si registra il tutto esaurito. «Qualcosa per fortuna sta cambiando in meglio -spiega Edoardo Ungaro, presidente dell’associazione -. Il giovedì e la domenica in questo periodo lavoriamo molto più degli altri anni, siamo molto soddisfatti dell’iniziativa».
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia