
Con un presidio davanti a palazzo Broletto, ieri i 34 dipendenti della Spumador di Gussago hanno fatto sentire la loro voce. Dopo la decisione di Refresco Italy di interrompere l’attività industriale del sito bresciano, i lavoratori sono stati rinfrancati dalle proposte di continuità produttiva consegnate da alcuni imprenditori agli avvocati Raffaele Merighi e Matteo Barone. Ma, per ora, non si ha notizia di trattative realmente avviate.
La situazione dello stabilimento di Gussago (già passato di mano più volte e controllato dalla Spumador dal 2008) è stata ieri al centro di un vertice in Broletto, convocato dal prefetto Narcisa Brassesco Pace per fare il punto sulla situazione. Il rappresentante del governo si è incontrato con i delegati sindacali, con i rappresentanti della Flai Cgil (Giancarlo Venturini e Alberto Semeraro) e con i legali Merighi e Barone.
Dopo le incomprensioni iniziali, infatti, ora la strategia del sindacato e dei due avvocati viaggia sulla stessa linea d’onda. Al Prefetto, infatti, è stato dimostrato come la Spumador di Gussago sia un’azienda in salute: i segni negativi che hanno caratterizzato gli ultimi bilanci derivano da altri stabilimenti del gruppo. A Brassesco Pace è stato inoltre consegnato l’accordo raggiunto con Refresco Italy per un anno di cassa integrazione straordinaria, che prevede anche l’impegno, preso dalla multinazionale, di non spostare i macchinari fino alla fine di settembre.
C’è ancora tempo, quindi, per trovare un potenziale acquirente. Le piste finora battute non hanno infatti trovato la condivisione di Refresco Italy, che si è detta disponibile a vendere gli impianti (lo stabilimento non è di proprietà) a patto che il compratore non sia un diretto concorrente. In questo senso, potrebbe trovarsi in pole position un’eventuale offerta della Tassoni di Salò, che ha manifestato informalmente l’interesse per le linee produttive. Nei prossimi giorni potrebbe tenersi un incontro tra l’avvocato Merighi e l’amministratore delegato della società salodiana.
Intanto, il prefetto di Brescia convocherà i rappresentanti della Refresco, per valutare l’effettivo spazio lasciato dal gruppo per la continuità produttiva. Brassesco Pace, inoltre, si è detta disponibile a favorire l’incontro tra Refresco e potenziali acquirenti (che si siano già manifestati o che siano ancora dubbiosi).
Il tempo non manca e, fino a ottobre, sarà legittimo sperare in una soluzione positiva. Ma ora i lavoratori della Spumador si augurano che si passi dalle tante parole spese per questa azienda ai fatti.
Fonte: Giornale di Brescia