Dopo 17 anni di attesa la bretella monca di Gussago sarà completata. Il Comune ha avviato le trattative con i trenta proprietari delle aree da espropriare per la costruzione della strada di Navezze. “Contiamo di raggiungere un accordo bonario con tutti, ma se qualcuno si oppone accantoneremo la cifra destinata all’acquisizione del suo lotto in attesa della conclusione di un eventuale contenzioso – spiega il sindaco Giovanni Coccoli -. Ma in ogni caso l’iter non dell’opera non si fermerà”. L’obiettivo dell’Amministrazione comunale è aprire i cantieri nel 2026 e realizzare l’opera in dieci mesi.
Sembra dunque sbloccarsi lo stallo provocato dalla difficoltà di reperire le risorse finanziarie e dalle polemiche sorte sulla soluzione progettuale. La strada di Navezze è rimasta impantanata in un braccio di ferro che aveva portato alla costituzione del “Comitato per la salvaguardia del territorio di Navezze e di Gussago”, che chiedeva la rinuncia da parte del Comune alla prosecuzione della grande incompiuta e proponeva la trasformazione del tracciato in una “strada bianca” ad uso locale e agricolo. “Non possiamo rinunciare a un’opera strategica – ha sempre sostenuto Giovanni Coccoli -: la variante è fondamentale per la sicurezza e la vivibilità del nostro territorio. La via principale è una strada angusta e pericolosa, attraversa l’antica frazione e in passato è stata teatro di numerosi incidenti, anche mortali”.
L’ultimo lotto prevede un investimento complessivo di circa 4 milioni di euro, coperto da risorse comunali, reperite con un mutuo e da un finanziamento da 1,2 milioni di euro della Regione Lombardia. I primi due segmenti di bretella, conclusi nel 2008, avevano portato la nuova viabilità fino all’altezza delle elementari, ma poi i lavori si erano interrotti perchè i fondi erano esauriti. Adesso si riparte. Il primo passo è l’acquisizione delle aree interessate dal passaggio della bretella. “A ciascuno sarà formulata un’offerta basata sui parametri normativi prodotti dall’agenzia del territorio. In caso di accordo, si procederà con l’acquisizione bonaria. Altrimenti scatterà l’esproprio. Ma l’opera – sottolinea Coccoli -, essendo di pubblico interesse, potrà comunque andare avanti senza rallentamenti”. L’iter proseguirà poi con l’affidamento dei lavori prologo all’apertura dei cantieri. “Per l’Amministrazione comunale completare l’opera è un impegno prioritario del mandato. Stiamo parlando di un’infrastruttura di interesse provinciale e non solo comunale, perché collega Gussago a Brione”.
Cinzia Reboni
Fonte: Bresciaoggi