Strada di Navezze: la terza tranche dei lavori dovrebbe partire nel 2017

Municipio di Gussago

«La strada di Navezze resta una priorità»: lo afferma Renato Verona (vicesindaco di Gussago e assessore ai lavori pubblici, viabilità e sicurezza stradale) mostrando le cifre messe a bilancio per questo intervento. Si tratta di concludere la controstrada esterna al centro abitato, ma parallela al vecchio tracciato, considerato particolarmente pericoloso: diventerà a senso unico e sarà reso più sicuro predisponendo lo spazio per i pedoni.

La volontà è di giungere a un intervento di riqualificazione generale della viabilità dell’intera frazione. Il bilancio indica, al 2017, il possibile inizio dei lavori anche se dovranno essere compiute ulteriori verifiche per quando riguarda le risorse economiche, considerato anche il fatto che le politiche nazionali tendono sempre più a pesare sugli enti locali. L’opera è stata inserita nel bilancio triennale, per un investimento complessivo di 2 milioni di euro. Il terzo lotto partirà dall’attuale rotonda a ovest dell’abitato di Navezze e proseguirà verso nord fino all’altezza del cosiddetto «Pont de fer», dove la strada tornerà a congiungersi con la via San Vincenzo-via Carrebbio.

Si tratta della terza tranche dei lavori, che è stata rimandata di anno in anno dall’Amministrazione, per mancanza di fondi, suscitando malumori nelle opposizioni politiche che si sono chieste: «La strada di Navezze? Solo promesse, verrà conclusa davvero o rimarrà un’incompiuta?». La risposta del sindaco Bruno Marchina era stata: «Far passare come grande incompiuta la strada di Navezze vuol dire passare sopra con leggerezza al fatto che il Comune non può fare mutui; non può indebitarsi per legge e non perché non abbia le risorse». Un intervento che, come sottolinea l’Amministrazione, rimane prioritario soprattutto per migliorare la sicurezza lungo via San Vincenzo, che in passato era stata teatro di incidenti gravi, anche mortali. L’intenzione è di stabilire un senso unico di marcia in direzione sud-nord. Con i primi due interventi si era ovviato al tratto più rischioso, ovvero la strettoia prima della rotonda a sud del centro abitato, oggi a senso unico. «Ora si tratta di finire quello che è stato iniziato – conclude Verona -, trovare le risorse necessarie e concludere la strada».
Federico Bernerdelli Curuz

Fonte: Giornale di Brescia

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