Superati i limiti di Pm10, scattano i divieti: fermi i diesel fino alla classe Euro 4

Polveri sottili pm10

Entrano in vigore da oggi (martedì 17 ottobre 2017), dopo che le concentrazioni di polveri sottili hanno fatto registrare dei superi per più di quattro giorni consecutivi, le misure di limitazione alla circolazione dei veicoli previste dal Protocollo sulla qualità dell’aria. «Durante il G7 Ambiente del 9 giugno scorso, il ministro dell’Ambiente Galletti e i presidenti delle Regioni Lombardia, Piemonte, Veneto e Emilia-Romagna hanno sottoscritto il nuovo accordo di bacino padano per l’attuazione di misure congiunte per il miglioramento della qualità dell’aria, approvato poi con delibera di Giunta regionale n. 6675 del 7 giugno 2017. Le procedure si applicano automaticamente nei Comuni con popolazione superiore ai 30.000 abitanti appartenenti alla zona di Fascia 1 e 2 nel semestre invernale, dal 1° ottobre al 31 marzo dell’anno successivo, e si articolano su due livelli al verificarsi del superamento continuativo del limite giornaliero per le Pm10 (50 μg/m3), registrato dalle stazioni di riferimento per più di 4 giorni (1° livello) o per più di 10 giorni (2° livello)» come spiega l’assessore all’Ambiente in Loggia Gian Luigi Fondra.

Per questo motivo da martedì, visto l’andamento delle concentrazioni di Pm10 nell’aria, sul territorio di Brescia entrano in vigore i provvedimenti di primo livello (colore «arancio») previsti dall’accordo. Le misure prevedono in particolare la limitazione all’utilizzo delle autovetture diesel private di classe emissiva fino a Euro 4, diesel compreso, dalle 8,30 alle 18,30, e dei veicoli commerciali diesel di classe emissiva fino a Euro 3, diesel compreso, dalle 8,30 alle ore 12.30. Le deroghe sono relative ai veicoli utilizzati per finalità di tipo pubblico o sociale (forze dell’ordine, soccorso sanitario, pronto intervento…), per il trasporto di portatori di handicap o di persone sottoposte a terapie indispensabili e indifferibili, ai veicoli speciali definiti dall’art. 54 lett. f), g) e n) del Codice della Strada e sono fatte salve le disposizioni comunali vigenti relative alle Zone a traffico limitato (Ztl) e alle modalità di carico-scarico delle merci. Le limitazioni si applicano su tutto il territorio urbano escluse autostrade, strade di interesse regionale R1, tangenziale Sud, tratti di collegamento tra le autostrade, la tangenziale Sud e gli svincoli stessi, tratti di collegamento ai parcheggi posti in corrispondenza delle stazioni periferiche dei mezzi pubblici o delle stazioni metropolitane (piazzale antistante Ortomercato per i veicoli provenienti dalla tangenziale Sud attraverso via Orzinuovi; parcheggi della stazione metropolitana di via Chiappa per i veicoli provenienti dalla tangenziale Sud attraverso via Serenissima; parcheggi posti a est dell’area spettacoli viaggianti di via Borgosatollo; parcheggi della stazione metropolitana Poliambulanza per i veicoli provenienti dalla tangenziale Sud attraverso via Morelli).

Per tutti i veicoli è vietato sostare con il motore acceso. È anche prevista la riduzione di 1° centigrado del valore massimo delle temperature in abitazioni e negozi (passando da 20°Ca 19°C con tolleranza di 2° C). Vietato anche l’utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (ma in presenza di impianto di riscaldamento alternativo), con prestazioni energetiche che non siano in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 3 stelle. Infine, si applica il divieto assoluto per qualsiasi tipologia di combustioni all’aperto (falò rituali, barbecue, fuochi d’artificio, scopo intrattenimento, etc…) e per lo spandimento dei liquami zootecnici. La disapplicazione dei divieti di cui sopra avviene sulla base della verifica effettuata nelle giornate di controllo di lunedì e giovedì sui dati delle stazioni di riferimento. A fine settimana è prevista pioggia, dunque le misure potrebbero decadere da lunedì.
Roberto Manieri

Fonte: Giornale di Brescia

Ecco le prime adesioni: 8 Comuni hanno detto sì

Otto paesi su 19 si sono già allineati, aderendo volontariamente al protocollo di bacino padano sulla qualità dell’aria. Il divieto di circolazione infatti riguarda obbligatoriamente soltanto il capoluogo (che conta più di 30mila abitanti), mentre per gli altri Comuni è facoltativo, in mancanza di un’ordinanza regionale che faccia scattare automaticamente i divieti in tutte le aree critiche. Tra i 19 paesi di fascia A1 – la cosiddetta «zona a rischio» dell’hinterland – Borgosatollo, Bovezzo, Castenedolo, Cellatica, Collebeato, Concesio, Gardone Valtrompia e Gussago hanno già emesso l’ordinanza. Gli altri decideranno nelle prossime ore. E non è detto lo facciano tutti. Il rischio concreto è che l’adozione dei divieti avvenga un po’ a macchia di leopardo, come l’anno scorso, quando Villa Carcina si smarcò vanificando l’effetto comprensoriale della restrizione e generando confusione anche negli automobilisti.

All’appello mancano ancora Botticino, Castel Mella, Flero, Rezzato, Roncadelle, San Zeno e buona parte della Valtrompia, con Lumezzane, Marcheno, Nave, Sarezzo e Villa Carcina. Il nodo da sciogliere per gli enti locali non è soltanto burocratico ma anche sostanziale, nel senso che i Comuni per rendere efficace il provvedimento devono organizzare anche un minimo di controllo sul rispetto dei divieti attraverso il lavoro della Polizia locale.
C.REB.

Fonte: Bresciaoggi

RESTA SEMPRE AGGIORNATO CON LE NOSTRE NOTIZIE!

- iscriviti al canale WhatsApp di Gussago News
- iscriviti alle Newsletter di Gussago News