Sindaco Coccoli “Superflue le luminarie: dobbiamo dare l’esempio”

Albero Natale dicembre 2022

Non ci sono luminarie per le vie di Gussago, ma soltanto l’albero di Natale allestito nella piazza. La decisione però non è legata al clima di austerità. Il sindaco Giovanni Coccoli va controcorrente rispetto alle argomentazioni di altri colleghi che hanno “spento” il Natale per risparmiare energia. “La corrente consumata per le luminarie, rispetto al consumo totale annuo per l’illuminazione pubblica e gli edifici comunali – argomenta il primo cittadino – ha un costo irrisorio, forse qualche centinaio di euro. Il vero onere è dovuto essenzialmente al noleggio e all’installazione”.

Coccoli spiega poi la scelta. “Quest’anno abbiamo cominciato a ragionare fin dall’estate su cosa avremmo fatto per Natale. Il passo di non addobbare le vie del paese è dovuto innanzi tutto al fatto che in via Roma e in piazza San Lorenzo sono ancora aperti i cantieri per i lavori di riqualificazione, ma soprattutto vuole essere un segno di attenzione e vicinanza alle famiglie che faticano ad arrivare a fine mese a causa dei rincari energetici”.

“Le luminarie sono superflue. Se all’interno delle case – ammonisce il sindaco – si presta attenzione agli orari di accensione del riscaldamento e della luce, chi amministra un paese lo deve fare nell’ottica della grande famiglia, e ha la responsabilità di dare per primo il buon esempio”.

La decisione assunta dall’amministrazione alimenterà certo qualche mal di pancia, Coccoli ha messo in conto qualche critica e la liquida con questa argomentazione. “Mi aspetto che qualcuno dica che l’atmosfera non sarà la stessa, ma il Natale non è fatto solo di luci. Altri diranno che in questo modo non si sostengono i commercianti. Ma sono fermamente convinto – riflette ad alta voce il primo cittadino di Gussago – che per aiutare i negozi non serve accendere una lampadina: basterebbe che i 17.000 abitanti di Gussago scegliessero di acquistare dai nostri negozianti anziché negli altri Comuni o nei centri commerciali, e questo lo si può fare 365 giorni all’anno, non soltanto la settimana prima del 25 dicembre. La responsabilità quindi – conclude Coccoli – ricade su tutti i cittadini, non solo sul sindaco e gli assessori”.
Cinzia Reboni

Fonte: Bresciaoggi

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