Palazzo Caprioli
Nell’atteso restauro di Casa Caprioli l’attenzione alla storia
La Franciacorta, negli ultimi tre decenni, è stata al centro di più vasti e diffusi, parcellizzati negli interventi, ma al tempo stesso convergenti nei risultati, progetti di recupero di beni architettonici, in ambito bresciano e regionale, che ne ha ristabilito l’immagine tradizionale, attraverso restauri accurati di edifici. E ciò in piena linea con quanto quarant’anni fa, anno d’uscita del primo volume de «Le dimore bresciane», Fausto Lechi auspicava, di fronte alla decadenza diffusa di palazzi o vecchi edifici che meritassero considerazione storica e architettonica. Erano
Cenni storici: i “de Salis”
Giunti nel borgo di Sale arrivandovi dall’omonima via, di fronte al palazzo Caprioli, iniziamo a salire la via Santo Stefano: <<Nei muri e nelle finestre di stalle e fienili leggiamo varie epoche; (…); a sinistra altre case coloniche, l’ingresso cinquecentesco dell’ex palazzo Sala, sormontato dallo stemma e dalle decorazioni monicrome rinascimentali; una scala con loggetta in fondo al cortile introduce alla parte quattrocentesca del fabbricato. Una silenziosa tranquilla costruzione ingentilita dal caldo colore di un abside settecentesca e dai mutevoli rampicanti nasconde oltre l’arco quattrocentesco