Brescia sempre più cardioprotetta: oggi i defibrillatori sono anche sui taxi. È il regalo di Natale dei Lions Loggia Lodoiga e degli Alpini di Gussago alla cooperativa Radio Taxi Brixia, che gestisce il servizio della città. «Un regalo per il cuore, con il cuore – assicura il presidente di Lions Loggia Giovanni Benedetto – dieci defibrillatori per altrettanti taxi. Abbiamo sposato questa iniziativa, «Il taxi del cuore», perché siamo al servizio della città». L’idea è nata l’anno scorso dal tassista Marco Serlini, testimone di un episodio tragico: «Stavo guidando in centro città, quando d’un tratto l’automobile davanti a me tampona un autobus in sosta, subito dopo la galleria. Mi precipito fuori: l’uomo al volante non respirava. Gli ho fatto subito un massaggio cardiaco: chiaramente era stato vittima di un malore». Un infarto aveva stroncato Giancarlo Piovanelli, insegnante in pensione: inutile l’intervento tempestivo, vano l’arrivo dell’ambulanza. «Se avessi avuto un defibrillatore forse avrei potuto fare la differenza – continua Serlini, con un filo di tristezza – così ho insistito per far installare queste apparecchiature sui nostri taxi. La proposta è stata accettata: sono molto contento e toccato dalla sensibilità dei miei colleghi». Serlini, volontario al Cosp di Flero (Centro operativo soccorso pubblico), non è nuovo al primo soccorso; altri nove tassisti hanno seguito un corso di formazione offerto da Areu (Azienda regionale emergenza urgenza) e potranno rendersi utili in caso di bisogno. Non solo per i propri clienti: come ha dimostrato Serlini, corso in aiuto di un altro automobilista, i tassisti possono svolgere un prezioso servizio di soccorso stradale. Qualora nelle vie di Brescia venga segnalato un malore, la Soreu (Sala operativa regionale emergenza urgenza) potrà inviare un messaggio ai cellulari dei tassisti muniti di defibrillatore. Questi, se vicini alla zona interessata, interverranno in attesa dell’ambulanza: non per sostituirsi al 118, ma per contribuire a salvare una vita umana in caso di arresto cardiaco. «È bello aprirsi oltre i propri confini» commenta Giovanni Coccoli, sindaco di Gussago: nella sua città è stato gustato lo spiedo benefico che ha permesso di ricavare la somma necessaria per il dono. Da qualche tempo Lions e Alpini lavorano insieme: «Loro si occupano della parte organizzativa, noi cuciniamo – spiega Gian Battista Turrini, presidente degli Alpini della sezione di Brescia – quest’anno abbiamo raccolto 13mila euro». Seimila sono stati spesi per i defibrillatori, mentre i restanti settemila andranno alla cooperativa Nikolajewka, residenza per disabili custodita dagli alpini: una doppia storia di solidarietà.
Andrea Turla
Fonte: Bresciaoggi